Bruno Corazza è il corista del Festival di Sanremo 2023 che ha conquistato il pubblico quando Amadeus lo ha chiamato sul palco per tradurre l’intervista ai Black Eyed Peas. Sexy, spigliato e con un’ottima pronuncia inglese, il corista ha un profilo Instagram ed è diventato in poco tempo un divo dei social, come successe a Gilles Rocca quando si presentò per pochi istanti sul palco dell’Ariston nei concitati momenti della lite Bugo-Morgan.

 

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A detta di Amadeus, Bruno Corazza, 41 anni, è un grande fan dei Black Eyed Peas, la band statunitense ospite internazionale di Sanremo 2023. Il conduttore del Festival ha voluto fare una sorpresa ed un regalo a Bruno permettendogli di fare una domanda alla band. Corazza non si è tirato indietro e, sfoggiando una perfetta pronuncia inglese, ha dialogato con will.i.am, apl.de.ap ed il resto del gruppo. Alla fine Bruno ha conquistato anche i Black Eyed Peas che hanno intonato il suo nome nel teatro dell’Ariston.

Bruno Corazza per la seconda volta fa parte dei coristi del festival di Sanremo. Ha lavorato in altri programmi Rai, tra questi Il Cantante Mascherato e Ballando con le Stelle, entrambi condotti da Milly Carlucci. Sui social molti hanno visto una rassomiglianza tra Bruno Corazza e Marco Mengoni. Nel 2014 è stato uno dei volti della campagna del Roma Pride.

Stamattina ha commentato la sua partecipazione al Festival di Sanremo su Instagram, nel post ha scritto “Ancora un poco incredulo, MOLTO divertito e decisamente assonnato ci tenevo a ringraziare amici vecchi e nuovi per le centinaia di messaggi di affetto, sono rimasto sveglio a leggere fino alle 5 di mattina. Ne approfitto anche per chiedere scusa per aver capito TOWNS invece di TALENTS, ma la verità è che senza cuffie sentivo male la loro voce e non avendo rose sul palco da prendere a calci mi sono dovuto adattare. Grazie ad Amadeus e Leonardo de Amicis per la sorpresa indimenticabile, credo di aver perso 10 anni di vita ma guadagnato mille sorrisi in più. Buon festival a tutti e tutte!“.

 

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.