Il Festival di Sanremo 2023 ha regalato Splash, l’ultima canzone di Colapesce e Dimartino, che hanno rivelato il video ufficiale diretto, ancora una volta, da Zavvo Nicolosi e prodotto dai Ground’s Oranges. Alla regia accanto a Nicolosi c’è anche Giovanni Tomaselli. Tra Domenico Modugno, Lucio Battisti e Franco Battiato, il duo siciliano ha vinto la seconda serata e sta ottenendo ottimi pareri da parte della critica specializzata.

Girato tra Catania e i dintorni, il videoclip prosegue la tradizione lanciata da Musica leggerissima e riesce a trascinare gli spettatori tra le sonorità pop di Splash. Immagini fisse, palette di colori saturi, scenari siciliani e spade di Damocle che pendono inesorabilmente sulla testa del protagonista caratterizzano il video ufficiale dell’ultima canzone di Colapesce e Dimartino.

Splash è il racconto di un’abitudine contemporanea tanto comune quanto malsana: riempire il proprio tempo di cose da fare, lasciando da parte tutto ciò che non sembra utile a soddisfare le aspettative. Ma quali? Quelle, inarrivabili, di una società che spinge il soggetto a vivere una vita sempre più frenetica, perdendo l’abitudine alla riflessione e il piacere della contemplazione.

E l’onomatopea finale a cosa allude? A un finale catartico, liberatorio e giocoso in grado di mettere fine a un’esistenza che non è vita? O, forse, strizza, piuttosto, l’occhio a una chiusa ben più dolorosa e dal significato profondo? Come al solito, sentitevi liberi di compiere le vostre inferenze e riempire gli spazi bianchi!

Colapesce e Dimartino hanno vinto la seconda serata al Festival di Sanremo 2023 e, al momento, si sono piazzati al secondo posto della classifica generale dietro Marco Mengoni.

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Nato a Siracusa nel 1993, Matteo Marescalco è redattore di ScreenWorld.it, CinemaSerieTV.it e CultWeb.it. Collabora anche con le riviste online Birdmen Magazine e Point Blank. Tra il 2021 e il 2022, ha lavorato per Sergio Bonelli Editore come story editor e ufficio stampa. Ha scritto il libro Blumhouse Productions - La casa americana degli orrori (edito da Bietti Edizioni), la prima monografia italiana sulla casa di produzione fondata da Jason Blum.