Secondo lo showrunner Craig Mazin, The Last of Us 2 potrebbe essere divisa in due parti a causa della maggiore portata narrativa del secondo capitolo del gioco. The Last of Us si è rapidamente affermata come una delle serie più notevoli del 2023, accontentando il pubblico dei videogiochi e i neofiti con una storia avvincente, fedele al materiale di partenza e al tempo stesso in grado di ampliarlo.
Mazin ha diretto l’adattamento televisivo della HBO del titolo di successo di Naughty Dog per PlayStation, con Pedro Pascal e Bella Ramsey nei ruoli principali di Joel Miller e Ellie Williams. In The Last of Us, nel 2003 il mondo viene devastato da un ceppo mutato del fungo Cordyceps, che causa la caduta della civiltà umana mentre le vittime infette si trasformano in mostri rabbiosi e cannibali. Il contrabbandiere Joel di Pascal ha il compito di trasportare Ellie attraverso ciò che resta del Nord America, evitando sia le minacce infette che i nemici umani.
In un’intervista con IGN, lo showrunner Mazin ha parlato di ciò che potrebbe essere in serbo per il futuro di The Last of Us in vista del rinnovo della seconda stagione della serie HBO. Quando si è discusso se la serie avrebbe mai adattato la storia di The Last of Us Part 2, titolo del 2020 per PS4, Mazin ha suggerito che la narrazione del sequel ha abbastanza contenuti per essere adattata in più stagioni, grazie alla sua storia più ampia e complessa: “È un grosso animale da smontare, sapete? Perché è una storia molto più grande e complicata. È una storia bellissima. È più di una stagione televisiva, di sicuro“.
Uscito poco più di sette anni dopo il gioco originale, The Last of Us Part 2 prosegue il viaggio di Joel ed Ellie, ampliando il mondo del videogioco e introducendo nuovi temi. Mentre il primo gioco ha introdotto il pubblico sia agli infetti che all’ambientazione della serie, The Last of Us Part 2 pone maggiore enfasi sui conflitti umani del mondo post-Cordyceps, introducendo il pubblico a nuovi personaggi e fazioni che esistono all’interno del mondo, affrontando temi di dolore e vendetta. Per questo motivo, dato che il co-creatore della serie Neil Druckmann ha dichiarato che la storia della serie si adatterà strettamente ai giochi e che i primi due episodi della stagione 1 sono stati elogiati per la loro fedele traduzione, si può presumere che le future stagioni di The Last of Us manterranno la stessa qualità anche in futuro.