Come raccontato nel servizio de Le Iene, Matteo Messina Denaro partecipava a festini a cui prendeva parte anche un politico italiano famoso: la narrazione completa ci sarà nella puntata di questa sera, martedì 31 gennaio 2023, attraverso la voce di Ismaele La Vardera, ex iena e attuale vicepresidente della Commissione Antimafia della Regione Sicilia, intervenuto al microfono di Filippo Roma.
Domani sera, martedì 31 gennaio, alle 21:15 con Filippo Roma #LeIene pic.twitter.com/6TxhhQ98qT
— Le Iene (@redazioneiene) January 30, 2023
“Sto andando a denunciare ai Ros dei carabinieri una storia che quando me l’hanno raccontata, onestamente, non ci potevo credere“: queste sono le parole che danno inizio al racconto di Ismaele La Vardera, pronto questa sera a richiamare l’interesse di milioni di spettatori. La Vardera parlerà dunque di questo presunto testimone, la fonte che avrebbe raccontato di questi festini a cui avrebbe preso parte Matteo Messina Denaro, il boss mafioso scovato il 16 gennaio e arrestato a Palermo dopo 30 anni di latitanza.
Come riportato da DavideMaggio.it, il presunto testimone ha raccontato che a questi festini hanno partecipato anche un uomo delle forze dell’ordine e persino un politico italiano famoso. Proprio questo “dettaglio” avrebbe spinto l’uomo in questione a non farsi avanti con magistrati o forze dell’ordine ma direttamente con Ismaele La Vardera. “Purtroppo, ho molta paura, non mi fido di nessuno. Tu ti fideresti se allo stesso tavolo vedi persone che potrebbero rappresentare la legge insieme a Matteo Messina Denaro?“, avrebbe infatti detto il testimone al vicepresidente della Commissione Antimafia. Su di lui, La Vardera ha aggiunto: “Il testimone è una persona per bene, che fa una vita normale, che aveva paura di parlare perché le cose che poteva raccontare erano molto delicate e parlavano proprio di quella zona d’ombra che avrebbe potuto proteggere il boss latitante”.
A sua volta, Ismaele La Vardera ha spiegato perché ha scelto di condividere questa storia con Le Iene: “Questa persona mi riferisce che ha partecipato più volte a delle feste private, quindi non si poteva entrare facilmente. Il dove non posso dirtelo perché, inevitabilmente può fare risalire a questa persona. L’obiettivo è restituire ai magistrati tutto quello che so, senza filtri e a voi, semplicemente, frammenti di racconto, per il semplice fatto che questa storia più persone la sappiamo meglio è, a tutela di tutti“.