Nell’ultimo episodio di Muschio Selvaggio, Fedez ha riso fino alle lacrime mentre si parlava della scomparsa di Emanuela Orlandi. Il video, riportato sui social, sta sollevando reazioni sbigottite, considerato che il caso della ragazza, sparita nel nulla il 22 giugno 1983, resta un nervo scoperto per il nostro Paese.

La scena dura pochi secondi, per fortuna, ma tanti bastano per suscitare la rabbia di chi ricorda bene la scomparsa di Emanuela Orlandi, ma anche di chi l’ha vissuta solo attraverso i racconti di programmi televisivi o docuserie, come The Vatican Girl su Netflix. Ospite del podcast di Fedez e Luis Sai è Gianluigi Nuzzi, giornalista e autore del libro Via Crucis.

Parlando del caso Orlandi e della serie Netflix, Luis Sai chiede al giornalista cosa ne pensi. “Possiamo dire qualcosa, non l’hanno mai trovata“, dice Fedez, dando uno spoiler pseudo divertente. Sia Luis che Nuzzi sembrano imbarazzati. Il giornalista ripete due volte “Questo è black humor” e aggiunge “Antitetico rispetto al giornalista“, mentre Fedez continua a ridere, asciugandosi addirittura le lacrime dagli occhi.

L’uscita, poco felice di Fedez, è stata accolta da una valanga di critiche sul web. Ricordiamo che recentemente Il Vaticano ha riaperto il caso Emanuela Orlandi 40 dopo. Alessandro Diddi, promotore della giustizia vaticana, e la Gendarmeria hanno deciso di riaprire il fascicolo relativo alla ragazza sparita nel nulla. L’obiettivo è quello di esaminare in maniera approfondita i dossier e i documenti del caso, dando un occhiata anche alle segnalazioni, le informative e le testimonianze.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.