Qual è la razza di cane più intelligente del mondo? Uno studio finlandese sembrerebbe fornirci la risposta: condotto attraverso una batteria di 10 test diversi (7 cognitivi e 3 comportamentali) su più di 1000 esemplari di 13 razze diverse, con almeno 40 esemplari per razza, lo studio mira a catalogare le differenti abilità di ciascuna razza nei seguenti ambiti: capacità d’esplorazione, impulsività, cognizione sociale (abilità relazionale), problem solving spaziale, utilizzo della logica e memoria a breve termine. Per ogni compito svolto correttamente, agli animali sono stati assegnati dei punti; di seguito i primi tre posti nella classifica generale. Il massimo dei punti ottenibile assommava a 39.
- Cane da pastore belga (Malinois): 35 punti
- Border collie: 26 punti
- Howavart: 25 punti
Fra i test somministrati abbiamo prove d’interazione con l’essere umano, dal relazionarsi con sconosciuti al reagire in modo congruo a determinati gesti umani (che ad esempio possono indicare la presenza di cibo in una ciotola); troviamo poi test logico-spaziali per misurare la capacità di problem solving dell’animale, e in ultimo, una valutazione del grado di indipendenza del cane: l’animale viene infatti sottoposto a un compito che non può risolvere (estrarre del cibo da un contenitore ben chiuso) e si cerca di misurare il grado di fiducia che l’animale ripone nel padrone, e di conseguenza, il tempo che impiega a chiederne l’aiuto.
Le responsabili del test hanno discusso a lungo con la stampa dei risultati di questa indagine, frutto di ben 6 anni di lavoro: la dottoressa Katrina Tiira, che ha condotto gli esperimenti, ha dichiarato al Sunday Telegraph: “Il pastore belga si è ben comportato in tutti i diversi test cognitivi, ottenendo in media buoni risultati; alcune razze, come il pastore dello Shetland, hanno ottenuto punteggi medi in tutte le categorie; altre, come il Labrador, hanno dimostrato attitudine alla comprensione dei gesti umani, faticando di più nel problem solving spaziale e nel controllo dell’inibizione.”
Saara Juntilla, co-autrice dello studio, ha aggiunto: “Lo scopo di questo studio era comprendere le differenze tra una razza e l’altra in ciascuno degli aspetti esaminati; non è stato possibile tuttavia, tenere conto, durante le indagini, di un fattore importante quale l’addestramento del cane; non sappiamo il grado di addestramento di questi esemplari, anche se molti di loro partecipano a gare e concorsi; studi precedenti confermano l’importanza dell’addestramento come fattore costitutivo di alcuni tratti canini, anche se alcuni di questi si sono dimostrati ereditari. In futuri studi analizzeremo gli effetti combinati di addestramento e razza.”