Dopo la prima puntata di Masterchef Italia 12, il web ha eletto Hue come sua protetta. La concorrente vietnamita, 31 anni, residente a Salerno, con la sua storia, ha conquistato il pubblico da casa, e con la sua bravura, i giudici del programma. Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli, infatti, le hanno dato il grembiule bianco.

Ieri, 15 gennaio, è iniziato Masterchef Italia 12, nei primi due episodi del cooking show i giudici hanno scelto i primi concorrenti della nuova edizione del programma. Ognuno di loro ha raccontato la sua storia, molti i vissuti che hanno commosso i giudici ma, dopo la prima serata, il pubblico sui social ha deciso che la sua preferita è la vietnamita Hue, 31 anni, arrivata in Italia per studiare all’Università di Salerno.
Hue ha regalato momenti emozionanti e divertenti, quando ha specificato che il suo nome si pronuncia come si scrive, con  l’accento  che cade sulla H. Ma la concorrente ha raccontato che, avendo studiato a Salerno, tutti preferivano chiamarla , che in napoletano equivale a “Ciao“, ed è così che, molto probabilmente, la chiamerà Antonino Cannavacciuolo.

La nuova concorrente del cooking show vive in Italia dal 2016, ha come meta quella di elevare la gastronomia vietnamita. Hue ha raccontato che la cucina del suo paese non è solo street food. “Mi innervosisco quando sento dire che in Vietnam esiste solo lo street food, Mi vengono le bolle, perché c’è molto altro nella nostra arte culinaria,”, ha raccontato ai tre giudici .

Hue ha commosso i giudici, in particolare Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri, quando, alla domanda su cosa comprerebbe se dovesse vincere Masterchef Italia 12 ha risposto: “Comprerei tutti i libri dei grandi chef, ora troppo cari me“, aggiungendo che li farebbe tradurre in vietnamita per farli conoscere nel suo paese.

Dopo la decisione dei giurati, Hue ha mostrato ai tre chef un biglietto che aveva scritto prima che iniziasse la puntata: “A prescindere da cosa succeda sono felice lo stesso. Ora mi sento come chi vede il mare per la prima volta, con una grande voglia di tuffarsi“.

Condividi.

In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.