Martin Freeman ha rivelato che il suo personaggio in Black Panther 2 è un “outsider” ma anche un alleato del Wakanda genuino e inaspettato. Martin Freeman torna infatti a vestire i panni del funzionario del governo americano Everett Ross in Black Panther: Wakanda Forever, da oggi nelle sale italiane, e ha parlato a lungo del suo ruolo sia nell’universo di Black Panther che nel MCU in generale.
Freeman è entrato nel MCU in Captain America: Civil War con un ruolo breve, prima di ampliarlo notevolmente come “outsider” che rappresenta il mondo non wakandiano in Black Panther, cercando di guadagnarsi la fiducia delle figure più influenti del Paese africano.
In un’intervista a Digital Spy, Freeman ha ammesso che il suo personaggio non era indubbiamente all’interno della cerchia ristretta della gerarchia wakandiana, ma questo non significa che non possa dimostrarsi prezioso per la nazione più avanzata della Terra. “È l’uomo all’esterno. Perché lavora per uno dei Paesi più… direi più potenti del mondo, a eccezione del Wakanda. In questo mondo, credo sia insieme al Wakanda”, ha detto Freeman. “Credo che sia un alleato molto utile da avere in un Paese come l’America. Si batte per loro e credo che questo sia molto utile per loro“.
Dopo la sua prima apparizione in Civil War, il personaggio si è mosso nell’ambiguità, prima di mostrare un maggiore impegno per la causa wakandiana in seguito alle cure salvavita di Shuri (Letitia Wright) per una ferita potenzialmente mortale subita in servizio durante gli eventi di Black Panther. “Non sei sicuro se sia un buono o un cattivo“, ha continuato Freeman. “E si è rivelato un utile alleato per i Wakandiani, e questo mi piace, ma non è permaloso. Non è un tipo sdolcinato. È piuttosto diretto. Ma farà quello che può per aiutare le persone che gli piacciono e che ama“.
La provenienza di Ross lo contraddistingue, ovviamente e visivamente, come un estraneo rispetto agli abitanti del Wakanda: tuttavia, Freeman ritiene che non siano solo la sua razza e il colore della pelle a giocare un ruolo nel suo stato di allineamento, ma anche il fatto che rappresenta il governo americano.
“Lavora per quello che alcuni considerano… sapete, è l’unica superpotenza del mondo, giusto? E qualsiasi superpotenza non vuole che il suo potere venga messo in discussione. Che Ross fosse nero, bianco o marrone, sarebbe stato al centro di tutto questo. Il suo interesse principale è proteggere il suo Paese. È chiaro che il suo aspetto è diverso. Non assomiglia al resto del cast di Black Panther, ma allo stesso tempo credo che sia proprio la sua nazionalità e la sua posizione nell’assetto governativo a renderlo estraneo al Wakanda e a farne un alleato inaspettato. Perché penso che sia tanto la sua razza quanto il suo status all’interno dell’unica superpotenza del mondo, indipendentemente dal suo colore“.
Black Panther: Wakanda Forever vede il ritorno di Ryan Coogler alla regia, mentre Freeman si unisce ai colleghi Letitia Wright, Lupita Nyong’o, Angela Bassett, Danai Gurira e Winston Duke, oltre alle new entry del MCU Michaela Coel, Dominique Thorne e Tenoch Huerta. La trama di Wakanda Forever ruota attorno alla perdita di Re T’Challa (interpretato da Chadwick Boseman), introducendo al contempo una nuova iterazione dell’alter ego del Re, Pantera Nera, mentre il Wakanda scongiura la minaccia della nemesi sottomarina Namor.