È la fine di un’era per il franchise di Star Wars: l’attore James Earl Jones, storica voce originale di Darth Vader, non doppierà più il personaggio per sopraggiunti motivi anagrafici (Jones ha 91 anni). Ma il suo caratteristico timbro vocale farà ancora parte della galassia lontana lontana: l’attore ha firmato un accordo con la Lucasfilm per l’uso di vecchie registrazioni.
Come svelato da Vanity Fair, Jones ha registrato nuove battute per Vader per l’ultima volta nel 2019, quando sentiamo la sua voce per pochi secondi all’inizio di Star Wars: L’ascesa di Skywalker. In tale occasione ha spiegato a Matthew Wood, responsabile del reparto sonoro della Lucasfilm, che intendeva congedarsi dal ruolo del perfido alter ego di Anakin Skywalker. Ha però dato il consenso per l’uso posticcio della sua voce tramite Respeecher, ed è così che è “tornato” a doppiare Vader nella miniserie Obi-Wan Kenobi.
L’uso della tecnologia Respeecher è stato oggetto di critiche, per la qualità artificiale di altre performance create in quel modo, come il timbro vocale di Mark Hamill giovane per The Mandalorian e The Book of Boba Fett. Molto probabilmente Respeecher non sarà usato per i videogiochi, dove Vader già da alcuni anni è doppiato da attori nuovi.
James Earl Jones è stato la voce del villain sin dal primo film della saga, ma rifiutò di essere menzionato nei titoli di coda per i primi due lungometraggi perché riteneva che il suo contributo non fosse abbastanza significativo. George Lucas aveva inizialmente pensato ad Orson Welles, ma questo si rivelò impossibile a causa del cachet richiesto dall’attore e cineasta.