I film in concorso a Venezia 2022 stanno per essere annunciati: aspettando il 26 luglio, quando la lineup completa verrà rivelata, sembra che grandi star come Harry Styles e Timothée Chalamet potrebbero approdare al Lido. Come anticipato da Variety, gli studios e gli streamer statunitensi sbarcheranno al festival in piena regola. La Warner Bros. potrebbe lanciare il thriller psicologico Don’t Worry Darling, secondo lavoro da regista di Olivia Wilde e interpretato da Florence Pugh e Harry Styles. Anche la MGM, di proprietà di Amazon, si preparara ad approdare a Venezia con Bones and All di Luca Guadagnino, in cui Timothée Chalamet e Taylor Russell interpreteranno due amanti cannibali in viaggio attraverso l’America degli anni Ottanta.
Secondo diverse voci, alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 sbarcherà anche Tár di Todd Field, con protagonista Cate Blanchett nei panni dell’immaginaria Lydia Tár, una delle più grandi direttrici d’orchestra del mondo e la prima donna a dirigere una grande orchestra tedesca. Ricordiamo che la Blanchett è un habitué di Venezia e ha presieduto la giuria principale del festival nel 2020. Da Netflix, potrebbe invece arrivare Blonde, il dramma incentrato su Marilyn Monroe a cura di Andrew Dominik e con Ana de Armas nei panni dell’icona hollywoodiana. Molto probabilmente saranno presentati a Venezia anche l’adattamento del romanzo di Don DeLillo, il White Noise di Noah Baumbach, interpretato da Greta Gerwig, Adam Driver e Jodie Turner-Smith. Il 2022 forse segnerà il ritorno di Alejandro G. Iñárritu al Lido con il film Bardo, False Chronicle of a Handful of Truths, storia di un giornalista e documentarista messicano che attraversa una crisi esistenziale.
Amazon potrebbe lanciare al Lido il suo primo film originale argentino, il dramma politico 1985, diretto dall’autore Santiago Mitre, i cui precedenti progetti Paulina e The Summit sono stati presentati a Cannes. 1985 racconta la storia vera di come il pubblico ministero Julio Strassera, un giovane avvocato, e il suo inesperto team legale osarono perseguire i capi della sanguinosa dittatura militare argentina in una battaglia contro le probabilità e una corsa contro il tempo, sfidando bombe e minacce di morte.
Dall’Italia potrebbero poi arrivare il film di Emanuele Crialese con Penelope Cruz protagonista, L’Immensità, e Siccità, il progetto post-apocalittico di Paolo Virzì. Anche Il Signore Delle Formiche di Gianni Amelio, biografia del poeta, drammaturgo e regista italiano Aldo Braibanti, incarcerato nel 1968 dopo l’introduzione della legge anti-gay in epoca fascista, con Elio Germano e Luigi Lo Cascio, sembra saldamente ancorato a Venezia. Interessante potrebbe poi essere la presenza del progetto indipendente Monica a cura del regista italiano Andrea Pallaoro, con protagonista Trace Lysette (Transparent) nel ruolo di una donna transgender che torna a casa nel Midwest per prendersi cura della madre morente, interpretata da Patricia Clarkson.
Tra i titoli di spicco provenienti da altre parti del mondo e destinati al Lido c’è il dramma No Bears di Jafar Panahi, autore iraniano recentemente reincarcerato, che intreccia due storie d’amore parallele, entrambe ostacolate da impedimenti che riflettono la vita in Iran al giorno d’oggi. Anche l’ultimo film del regista sudcoreano Hong Sang Woo, Walk Up, è una possibilità concreta, così come l’ultima fatica del premiato regista giapponese Koji Fukada, Love Life, che segue una donna felicemente sposata che decide di prendersi cura del padre di suo figlio, scomparso da tempo, quando riappare, sordo, malato e senza casa.
La presenza della Francia potrebbe essere marcata da Les Enfants Des Autres di Rebecca Zlotowski, incentrato sul difficile legame con un bambino che non è il proprio, interpretato da Virginie Efira, Roschdy Zem e Chiara Mastroianni, che si dice essersi assicurato un posto nella selezione ufficiale di Venezia, così come il lungometraggio di finzione di Alice Diop Saint Omer, basato sulla storia vera di una donna senegalese accusata di aver ucciso la figlia di 15 mesi abbandonandola su una spiaggia nel nord della Francia. Dovrebbe poi esserci spazio anche per la tragedia moderna di Romain Gavras Athena, co-scritta dal regista francese di The Worlds is Yours con il regista de Les Miserables Ladj Ly.
Il nuovo lungometraggio di Paul Schrader The Master Gardener punta invece al fuori concorso, dato che il regista e sceneggiatore statunitense verrà premiato al Lido con il Leone d’oro alla carriera del 2022. Il film racconta la storia dell’orticoltore Narvel Roth, interpretato da Joel Edgerton, che si occupa di una splendida tenuta in Louisiana di proprietà di una ricca vedova interpretata da Sigourney Weaver. Le cose prenderanno una piega oscura quando la problematica pronipote della vedova arriva sul posto.
La 75ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si svolgerà dal 31 agosto al 10 settembre. La lineup sarà annunciata il 26 luglio.