L’amore omosessuale, le discriminazioni che i membri della comunità LGBTQ+ sono costretti a subire, il confronto con i coetanei durante l’adolescenza e la scoperta della propria sessualità, sono tematiche che sempre più spesso fanno da spunto a storie intense e coinvolgenti, adatte sia ad un pubblico adulto che agli spettatori più giovani. Film che ci insegnano a mettere da parte i pregiudizi e a rispettare i sentimenti in tutte le loro sfumature.
Abbiamo deciso di selezionare per voi i migliori film gay e a tematica LGBTQ+ da vedere, da quelli più passionali a quelli più drammatici e commuoventi, dalle commedie ai film in costume, passando persino per i musical.
1. I segreti di Brokeback Mountain (2005)
Cominciamo questa nostra lista con quello che è considerato il miglior film gay e a tematica LGBTQ+ di sempre: I segreti di Brokeback Mountain. Tratto dal racconto di Annie Proulx, il film segue la storia di due ragazzi omosessuali – Ennis Del Mar (Heath Ledger) e Jack Twist (Jake Gyllenhaal) – lungo il corso di più di due decenni, a partire dagli anni Sessanta. Da una parte abbiamo Ennis, cowboy burbero e scontroso, e dall’altra Jack, dal carattere decisamente più estroverso e solare: durante un estate passata a condurre al pascolo un gregge di pecore a Brokeback Mountain tra i due nascerà un sentimento sempre più profondo, che porterà all’esplodere della passione.
Finita l’estate i due torneranno alla “normalità” e andranno avanti con le loro vite, sposandosi e avendo dei bambini. L’amore che li lega l’uno all’altro però non si spegnerà mai, ed Ennis.e Jack si rincontreranno in diverse occasioni senza però mai riuscire a coronare il sogno di stare insieme.
I segreti di Brokeback Mountain, diretto da Ang Lee, si è aggiudicato ben tre premi Oscar, per la Miglior regia, la Migliore sceneggiatura non originale e la Miglior colonna sonora. Nel cast anche Michelle Williams e Anne Hathaway.
2. Carol (2015)
Tratto dal romanzo del 1952 The Price of Salt, Carol è una storia d’amore estremamente toccante diretta da Todd Haynes e interpretata da Cate Blanchett, Rooney Mara, Sarah Paulson e Kyle Chandler.
Carol (Blanchett) è una donna matura, benestante e con una figlia piccola. Un giorno incontra la giovane fotografa Therese (Mara), che lavora provvisoriamente in un negozio di giocattoli e si sente prigioniera di una relazione senza amore con il fidanzato Richard. Tra le due scatta fin da subito qualcosa, che però entrambe cercano di tenere a bada: Carol, infatti, sta affrontando un brutto divorzio con il marito e, se venisse scoperta, dovrebbe rinunciare alla custodia della sua bambina.
Difficile contenere la passione quando ci sono alla base dei sentimenti sempre più forti, e le due vengono scoperte: saranno costrette a rinunciare all’amore o Carol e Therese riusciranno a trovare il modo di stare insieme anche nell’America bigotta degli anni Cinquanta?
3. Le fate ignoranti (2001)
Considerato il miglior lavoro della vasta filmografia di Ferzan Özpetek, Le fate ignoranti è una storia a tema LGBTQ+ davvero indimenticabile: i protagonisti del film sono Antonia (Margherita Buy) e Michele (Stefano Accorsi), una donna alle prese con la perdita del marito ed un ragazzo omosessuale. Lei, dopo la morte improvvisa del compagno di sempre, Massimo, scoprirà che lui aveva una relazione segreta con un uomo, Michele. Avvicinatasi all’uomo inizialmente per curiosità, con il tempo instaurerà con lui un’amicizia sempre più profonda. Inoltre la donna verrà inclusa nella variegata comunità a cui Michele appartiene, una famiglia allargata eccentrica e rumorosa che l’accoglierà a braccia aperte, aiutandola a superare il lutto.
4. Tuo, Simon (2018)
Diretto da Greg Berlanti e tratto dal romanzo Non so chi sei, ma io sono qui, Tuo, Simon è un film adatto anche a spettatori più giovani, è infatti capace di parlare di temi come la scoperta e l’esplorazione della propria sessualità con grande tatto e delicatezza.
Il protagonista di questa storia è Simon (Nick Robinson), che non ha mai confessato a nessuno di essere omosessuale se non ad un coetaneo che ha conosciuto online, Blue, di cui però non conosce la vera identità. Quando inizia a provare qualcosa di veramente forte nei confronti di Blue, Simon capisce che è giunto il momento di incontrarsi, ma trovarlo non è così facile come potrebbe sembrare. Chi si nasconde dietro lo schermo e dietro i messaggi d’amore che il ragazzo gli invia?
Di Tuo, Simon abbiamo parlato anche nel nostro articolo dedicato ai migliori film d’amore adolescenziali, in cui troverete anche altri titoli a tema LGBTQ+ destinati a un pubblico di adolescenti e giovani adulti.
5. Boy Erased – Vite cancellate (2018)
Proseguiamo questa nostra lista dei migliori film gay e a tematica LGBTQ+ con una storia scritta e diretta da Joel Edgerton, con protagonista ancora una volta un adolescente ma con toni decisamente più drammatici rispetto a quella di cui vi abbiamo parlato in precedenza.
Jared (Lucas Hedges) è un giovane omosessuale che viene costretto dai genitori, in particolare dal padre, un pastore battista di una piccola cittadina dell’Arkansas, a partecipare ad un programma terapeutico di conversione chiamato “Love in Action”.
Nel cast, oltre ad Hedges, troviamo anche Nicole Kidman, Russel Crowe e lo stesso Edgerton.
6. The Danish Girl (2015)
Tra i migliori film a tematica LGBTQ+ non potevano non inserire un successo di pubblico e di critica come The Danish Girl, tratto dal romanzo La danese di David Ebershoff e ispirato alla vita delle pittrici Lili Elbe e Gerda Wegener. Al centro di questa storia Lili Elbe (nata Einar Wegener), interpretata da Eddie Redmayne, che nella Danimarca degli anni Venti fu la seconda persona della storia a sottoporsi ad un intervento chirurgico di rassegnazione sessuale. Accanto a lei, durante tutto il suo percorso, la moglie Gerda, ruolo per cui Alicia Vikander si è aggiudicata un Oscar come Miglior attrice non protagonista.
Di questo film abbiamo parlato anche nel nostro approfondimento dedicato ai film in costume, in cui abbiamo selezionato i migliori titoli per gli amanti del cinema e della Storia.
7. I ragazzi stanno bene (2010)
Le protagoniste de I ragazzi stanno bene sono Jules e Nic, interpretate rispettivamente da Julianne Moore e Annette Bening, due donne lesbiche madri di due ragazzi concepiti tramite inseminazione artificiale.
La loro quotidianità verrà sconvolta quando, con il diciottesimo compleanno della maggiore Joni, i loro figli decideranno di scoprire chi è il loro padre biologico contattando la banca del seme. Paul (Mark Ruffalo), un ristoratore donnaiolo di Los Angeles, verrà trascinato volente o nolente nel ménage del piccolo nucleo familiare.
8. Matthias & Maxime (2019)
Proseguiamo la nostra selezione di film a tematica LGBTQ+ con un opera del giovane regista Xavier Dolan, della quale è anche uno dei protagonisti: Matthias & Maxime.
Matthias e Maxime sono due grandi amici che si conoscono fin dall’infanzia: il primo è avvocato (ma vorrebbe altro dalla vita), il secondo invece è in partenza per l’Australia, nel tentativo di lasciarsi alle spalle un passato segnato dalla tossicodipendenza della madre. Durante una festa i due si ritroveranno protagonisti di un cortometraggio sperimentale ad opera di un’amica, film che prevede una scena di un bacio passionale tra i due. Il bacio, però, li porterà a rivalutare che cosa provano l’uno per l’altro e a mettere in dubbio la loro sessualità.
9. La terra di Dio – God’s Own Country (2017)
Johnny Saxby (Josh O’Connor) è un ragazzo dello Yorkshire che porta faticosamente avanti la fattoria del padre, dopo che quest’ultimo è rimasto invalido. Un giorno l’uomo deciderà di assumere un bracciante rumeno, Georghe (Alec Secăreanu), per aiutare il figlio nel duro lavoro. Tra i due, superata la diffidenza iniziale, nascerà un sentimento sempre più profondo, che cambierà la vita di entrambi.
La terra di Dio – God’s Own Country è in parte basato sulla vita personale del suo regista Francis Lee, che ha dovuto affrontare la difficile scelta tra lavorare nella fattoria di famiglia o studiare cinema.
10. Your Name Engraved Herein (2020)
Spostiamoci a Taiwan con questa pellicola particolarmente tenera e toccante di Liu Kuang-hui. Negli anni Ottanta l’amore tra i giovani Jia-han e Birdy (Edward Chen e Jing-Hua Tseng) viene ostacolato dai familiare e dalla forte omofobia presente nel paese. I due saranno così costretti a separarsi e andare avanti con le loro vite, anche se i sentimenti che provano l’uno per l’altro non accennano a sopirsi.
Molti anni dopo, finalmente, si rincontreranno in Canada: riusciranno a ritrovare l’intimità e l’affiatamento che li legava?
11. La vita di Adele
Palma d’Oro al Festival di Cannes 2013, La vita di Adele è un film che non lascia indifferenti. Diretto da Abdellatif Kechiche, questa lunga epopea in due capitoli racconta un amore focoso tra la giovane Adele (Adèle Exarchopoulos) e l’artista Emma (Léa Seydoux), dal primo incontro sino alla fine della storia. Risultato scandaloso per le lunghe scene di sesso tra le due straordinarie attrici, La vita di Adele è, invece, molto di più: una storia di crescita, un ritratto della passione amorosa, un racconto su cosa significhi essere travolti dall’amore e non poterne più fare a meno.
12. Moonlight
Conosciuto più per aver “scippato” l’Oscar al miglior film a La La Land, Moonlight è, invece, un film delicato da riscoprire. Diretto da Barry Jenkins, il film racconta la storia del protagonista Chiron, in tre fasi della sua vita: infanzia, adolescenza ed età adulta. Con una madre tossicodipendente, il giovane trova conforto e amicizia nello spacciatore Juan. Anni più tardi, Chiron soffocherà i suoi sentimenti per l’amico Kevin, trovando pace solo da adulto. Un film esistenziale che scardina i luoghi comuni della comunità afroamericana e restituisce un ritratto sensibile denso di poesia.
13. Chiamami col tuo nome
Luca Guadagnino alla regia, James Ivory alla sceneggiatura, Armie Hammer e Timothée Chalamet come protagonisti. Chiamami col tuo nome, tratto dal romanzo omonimo di André Aciman, è stato un grandissimo successo di pubblico e critica. Ambientato in una calda estate lombarda, il film racconta la storia del giovane Elio, figlio di una famiglia di intellettuali, che s’innamorerà in maniera irrazionale di Oliver, un ventiquattrenne americano in vacanza studio proprio nella tenuta di famiglia. Rarefatto, dolce e con alcune scene da antologia, Chiamami col tuo nome è uno dei migliori film a tematica LGBTQ degli ultimi anni.
14. La natura ambigua dell’amore
Anime perdute, in pena, che vagano senza meta (anche esistenziale) in una Montréal di perdizione. Si potrebbe riassumere così il duro e schietto film di Denys Arcand La natura ambigua dell’amore. Seguendo le vicende di un bisessuale di nome David, e un’altra serie di persone in crisi con la propria sessualità e la propria identità, il film si trasforma anche in un thriller in cui un serial killer miete vittime. Che sia uno dei protagonisti? Un film da riscoprire.
15. La diseducazione di Cameron Post
Chloë Grace Moretz è la protagonista di questo teen drama dal titolo La diseducazione di Cameron Post, che racconta la storia di un’adolescente sorpresa ad avere un rapporto con un’altra ragazza. Per la zia, fermamente cristiana, la giovane Cameron deve “guarire”. Viene così iscritta, contro la sua volontà, in un centro di terapia che potrebbe sopprimere la sua omosessualità. Empatia e compassione sono gli elementi chiave di un film apprezzato dalla critica, che vede nell’interpretazione di Chloë Grace Moretz un grande punto di forza.
16. Laurence Anyways e il desiderio di una donna…
Laurence Anyways e il desiderio di una donna… è uno dei film migliori (e pure il più lungo al momento) dell’enfant prodige Xavier Dolan. Girato a soli 23 anni con una maturità invidiabile e straordinaria, il film racconta la decisione di un insegnante trentacinquenne di cambiare sesso. A rimanere al suo fianco ci sarà la sua ragazza Fred, ma col passare del tempo la loro relazione darà inizio a risentimenti e sfuriate. Laurence Anyways (questo il titolo originale) fece vincere la Queer Palm a Xavier Dolan e il premio alla migliore interpretazione femminile a Suzanne Clément al Festival di Cannes 2012, nella sezione Un Certain Regard. In Italia il film arrivò solamente quattro anni più tardi.
17. Ritratto della giovane in fiamme
Poesia e passione nel capolavoro di Celine Sciamma Ritratto della giovane in fiamme, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes 2019. Questo film racconta la storia di un amore sbocciato tra un’artista e la figlia di una duchessa nella Francia del XVIII secolo. La storia d’amore prosegue attraverso brevi e dolci pennellate di eventi, dando costruzione a un racconto della memoria perfettamente fotografato, dando vita a un vero e proprio quadro in movimento, sorretto da due interpretazioni magistrali da parte delle protagoniste Noémie Merlant e Adèle Haenel. Un film sentimentale con un finale indimenticabile.
18. Girl
L’esordio alla regia di Lukas Dhont è uno di quelli che non si scordano facilmente. Girl racconta la storia di Lara, una giovane transessuale MtF che sogna di diventare ballerina di danza classica. Per farlo intende velocizzare il processo della transizione, dimostrandosi spesso impaziente e peggiorando situazioni già di per sé difficili. Un dramma che trascina lo spettatore senza lasciarlo, ricco di forti emozioni e con un ritratto senza giudizi nei confronti dei personaggi principali. Girl è uno di quei film semplicemente imperdibili.
19. Una donna fantastica
Il regista Sebastián Lelio con Una donna fantastica approfondisce le dinamiche omofobe e razziste della società cilena mettendo in scena la storia di Marina, giovane aspirante cantante che si ritrova ad affrontare la morte improvvisa del compagno Orlando e i giudizi della famiglia di lui. Marina è, infatti, una donna trans che si vede costretta a lottare in una società che la considera contronatura. Con Una donna fantastica, forte di una protagonista magnetica, Lelio riuscirà a vincere il premio Oscar per il miglior film internazionale nel 2018.
20. The Rocky Horror Picture Show
Non potevamo che concludere la nostra lista dei film gay e a tematica LGBTQ+ con un film cult che lascia un messaggio di fondo particolarmente adatto. “Don’t dream it, be it“: è questo lo slogan finale di Frank-N-Furter, trans del Pianeta Transilvania che spinge la coppia di coniugi Brad e Janet a liberarsi dei canoni imposti dalla puritana società americana degli anni Cinquanta e inseguire i propri istinti, comprese le libertà sessuali. Con una colonna sonora memorabile e l’eclettica interpretazione di Tim Curry, The Rocky Horror Picture Show è la maniera più anarchica e divertente per dimostrare di essere fieri di sé stessi.