Nei giorni scorsi a Cannes 2022 il regista Marco Bellocchio ha presentato Esterno Notte. La miniserie, che l’autore definisce un film in due parti, racconta i 55 giorni del sequestro di Aldo Moro. Bellocchio ha assicurato che si tratta della prima ed ultima serie che firmerà nella sua carriera.
Marco Bellocchio aveva già raccontato il sequestro Moro in Buongiorno notte, pellicola del 2003, dove le vicende di quegli anni di piombo prendevano vita attraverso gli occhi della protagonista Chiara, una delle brigatiste autrici del sequestro del presidente della Democrazia Cristiana. Esterno Notte, ha dichiarato Marco Bellocchio a Cannes, affronta l’argomento da una prospettiva diversa.
Il regista ha rivelato alla stampa che, la voglia di fare una nuova pellicola su uno dei momenti più dolorosi della storia italiana, è scattata nel quarantesimo anniversario dell’assassinio di Moro. “All’epoca c’erano molti programmi TV e articoli in Italia – ha detto Bellocchio – Ho potuto vedere alcune immagini di Aldo Moro scattate nei giorni precedenti il suo sequestro da parte delle Brigate Rosse. Mi ha particolarmente colpito vederlo con la moglie sulla spiaggia, o in posa con i suoi figli in un luogo di villeggiatura. Indossava sempre il suo completo con giacca e cravatta. È stato allora che mi venne l’idea di fare un rovescio cinematografico di Buongiorno notte, film nel quale il focus era su Aldo e la sua prigionia“.
Questa volta il regista si è concentrato sui protagonisti che non sono apparsi nella prima pellicola: Papa Paolo VI, Francesco Cossiga – all’epoca ministro dell’Interno – sua moglie Eleonora e la coppia di terroristi che hanno partecipato alla sua reclusione.
Marco Bellocchio, 82 anni, ha spiegato che per questo lavoro ha collaborato con un team di esperti per analizzare le immagini di archivio “io non sono uno storico ma abbiamo lavorato con un team di esperti e abbiamo scritto questa storia come un romanzo che tocca il cuore e la passione. In alcuni casi ho espresso l’impotenza dei politici, dando voce a chi considerava Moro un pazzo. Ma è davvero una follia voler vivere?, come si dice in una scena. Non ho intenzione di difendere Giulio Andreotti, ma liberare 14 brigatisti in cambio dello statista sarebbe stata una scelta coraggiosa“.
Il regista ed il suo team hanno cercato di riportare fedelmente la storia di quei 55 giorni sullo schermo: “Volevamo essere sicuri che tutto ciò che veniva raccontato sullo schermo fosse accaduto davvero. Ovviamente, nella storia, ci sono sempre delle zone d’ombra, e abbiamo dovuto affrontarle con un ragionevole uso della fantasia“, ha concluso Marco Bellocchio.
Il film, di cui abbiamo parlato nella recensione di Esterno Notte vede Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro e Margherita Buy in quelli della moglie Eleonora. Toni Servillo è Papa Paolo VI, mentre Fausto Russo Alessi interpreta Francesco Cossiga. Daniela Marra e Gabriel Montesi sono rispettivamente Adriana Faranda e Valerio Morucci, Fabrizio Contri è Giulio Andreotti.