Pur avendo fatto il suo ingresso nel competitivo mondo delle piattaforme streaming quasi in sordina, Apple Tv+ sta ampliando ed arricchendo il proprio catalogo, confermandosi – almeno per quanto riguarda i prodotti seriali – uno dei servizio più interessanti tra quelli in circolazione. Il nuovo arrivato in casa Apple, come vedremo in questa recensione del primo episodio de Il serpente dell’Essex, è una miniserie dalle premesse particolarmente intriganti, un ottimo cast e una grandissima cura messa nelle ambientazioni, nei costumi e nelle ricostruzioni. Tratta dal romanzo omonimo di Sarah Perry e diretta da Clio Bernard, la storia è ambientata in un’Inghilterra vittoriana in cui il progresso della scienza che sta scuotendo la capitale si scontra con le superstizioni delle campagne, in cui credenze popolari e religiose si fondono e danno forma al pensiero delle persone.
Un racconto gotico che fa delle atmosfere che riesce ad evocare il suo punto di forza, dando vita e spessore alle superstizioni che proliferano in una campagna umida e piovosa, in cui l’acqua (e le sue creature) infondono timore e soggezione. Il serpente dell’Essex prende il via con un evento drammatico e sconvolgente, e a partire dal suo inquietante incipit è capace di trasportarci nel mondo altro di questa storia, catturandoci fin da subito in una narrazione ricca di mistero, macchiata dal sovrannaturale.
A rendere il tutto ancor più credibile ed efficace i suoi due protagonisti, la vivace – ma segnata dal trauma – Cora Seaborne di Claire Danes e il burbero e silenzioso Will Ransome di Tom Hiddleston, che si lascia alle spalle i personaggi sardonici e sensuali che lo hanno reso famoso per interpretare un vicario di campagna diviso tra razionalità e fede religiosa. Insomma, una serie che dalle sue prime battute sembra particolarmente promettente e che siamo curiosi di proseguire, e che, come tutte le serie Apple Tv+, arriverà sulla piattaforma a cadenza settimanale. Una modalità di distribuzione che per una storia come questa potrebbe risultare ideale (al contrario del binge watching su cui spesso punta la concorrenza), costruendo, episodio dopo episodio, la tensione e l’interesse attorno al mistero che da il via alla narrazione.
Il serpente dell’Essex
Genere: drammatico, in costume
Durata: 60 minuti ca./6 episodi
Uscita: 13 maggio 2022 (Apple Tv+)
Cast: Claire Danes, Tom Hiddleston, Frank Dillane e Clémence Poésy
La trama: un mostro acquatico nelle campagne dell’Essex
L’incipit drammatico a cui abbiamo fatto riferimento poco sopra è incentrato sulla scomparsa violenta di una ragazzina in una zona paludosa dell’Essex. Insieme alla sorella stava compiendo un misterioso rituale, ma prima che possa terminarlo dalle acque si avvicina qualcosa, una sagoma sinuosa e serpentina. Dalle grida che sentiamo quando l’inquadratura si allontana, capiamo che alla giovane è accaduto qualcosa di drammatico. Dalla campagna umida e brumosa ci spostiamo alla modernità di Londra, una donna assiste ai rantoli del marito nel suo letto di morte: Lord Seaborne rifiuta di farsi operare, e di avere così salva la vita, dal giovane medico lì presente. La moglie Cora (Claire Danes), così, non può far altro che assistere alla sua inevitabile dipartita. Dai dialoghi che seguono la sua morte e il suo funerale capiamo però che non si trattava di un matrimonio felice, e che le aspirazioni da naturalista di Cora erano sempre state soffocate dalla possessività e dalla rigidità dell’uomo. Una volta vedova, la donna si sente libera di iniziare nuove amicizie, con l’ambizioso chirurgo Luke Garrett (Frank Dillane), e di coltivare le sue passioni di sempre, recandosi nell’Essex dove i giornali riportano l’avvistamento di una mostruosa creatura, un serpente acquatico che si nutre di uomini.
L’arrivo della donna nell’Essex insieme al silenzioso figlioletto e alla governante sarà fin da subito segnato dall’incontro con il vicario Will Ransome, che vorrebbe rassicurare i fedeli della sua parrocchia e distogliere la loro mente da orrori sovrannaturali e superstizioni. L’ingresso in scena di Cora sembra destinato a portare ancora più scompiglio, ma la mente brillante della donna non può che affascinare Will, trascinandolo nella ricerca di una creatura che, secondo lei, potrebbe semplicemente appartenere ad una specie mai scoperta prima.
Fede e superstizioni
Dalla visione del primo episodio Il serpente dell’Essex è chiaro come la serie di Clio Barnard voglia affrontare diverse tematiche. Come dicevamo lo scontro tra vecchio e nuovo, tra progresso scientifico e antiche superstizioni, è chiaramente un elemento centrale, ma lo è anche il ruolo della donna nella società dell’epoca – che diventava “libera” solo da vedova – e che potrebbe dar vita ad importanti parallelismi con il presente. I flashback di Cora sul suo matrimonio, che ci mostrano un marito violento capace addirittura di marchiarla a fuoco sul collo, saranno certamente alla base di riflessioni sull’abuso e sulla violenza sulle donne non circoscritte all’epoca in cui questa storia è ambientata (tema che sembra molto caro ad Apple Tv+ e che è al centro di un’altra serie arrivata di recente sulla piattaforma, Shining Girls).
A colpire è la cura messa nelle ambientazioni, capaci di veicolare la particolare atmosfera che caratterizza le campagne dell’Essex: umide, nebbiose e, soprattutto, acquatiche, luogo ideale per il proliferare di inquietanti superstizioni, ed isolate al punto giusto per far sì che determinate credenze continuino, indisturbate, a esistere e a essere tramandate. L’acqua è un elemento assolutamente centrale, tanto nella storia come nella messa in scena, e i suoi colori vengono ripresi dagli abiti, dagli edifici e dalla vegetazione. Lo scorrere dei fiumi in città viene sepolto dalla pietra e dal cemento – come appunto le tradizioni più antiche, in favore delle nuove scoperte scientifiche – ma se ne sente ancora il rumore; nelle campagne invece la natura non può essere domata e l’acqua permea ogni cosa, come la fede e la superstizioni che plasmano la percezione della realtà di chi le abita.
Il serpente dell’Essex si preannuncia un prodotto ricco ed interessante, incentrato su un mistero che ha senza dubbio stuzzicato la nostra curiosità: quale mostruosità si aggira nelle paludi? Un nuovo animale che aspetta solo di essere scoperto dall’intraprendente Cora o una creatura serpentina mandata dal demonio come credono i locali? Un’avventura gotica e angosciante, supportata da un ottimo cast, che ci terrà incollati allo schermo.
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La recensione in breve
La nostra recensione del primo episodio de Il serpente dell'Essex ha evidenziato come si tratti di una serie dalle premesse intriganti. Il mistero al centro della trama coinvolge e cattura, ma a rendere il tutto ancor più interessante l'ottimo cast - i protagonisti sono interpretati da Claire Danes e Tom Hiddleston - e la cura messa nelle ambientazioni, nei costumi e nelle ricostruzioni.
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Voto ScreenWorld