Sachi e Takara sono due adolescenti legati da un sentimento profondo e autentico, trascorrono ogni momento libero insieme, tra passeggiate sotto a neve e momenti di tenerezza condivisa. Il loro legame è forte, ma non poggia le basi solo sull’attrazione: è un fil-rouge di complicità e affetto sincero. Nonostante la giovane età, i due affrontano la propria intimità in modo consapevole, cercando di proteggersi con le dovute precauzioni. Tuttavia, la vita spesso si prende gioco proprio dei più “attenti” e un giorno qualcosa va storto: durante un rapporto, il preservativo si rompe.
Solo mia madre e un’altra persona mi chiamano “Sachi”

Ma sono cose che capitano e la scienza ha pensato a tutto. I due giovani tornano alle loro vite, alle coccole, alle carezze, alle interminabili giornate. Spola casa-scuola, intervallato da rapporti e baci rubati in assenza dei genitori.mQualche settimana più tardi, tuttavia, Sachi inizia a star male. Al solo pensiero di mangiare, al solo annusare a zuppa, prova una forte nausea. Forse ha mangiato troppo cibo spazzatura? A questo malessere improvviso, pian piano, se ne aggiungono altri, e la giovane si sente dapprima confusa, dopodiché spaventata. E se non fosse un semplice malessere?
Spinta dal sospetto crescente, decide di acquistare un test di gravidanza. Timorosa, sceglie di fare il test in solitudine, nel bagno di un ristorante per famiglie. Davanti ai suoi occhi compaiono due linee rosse: un responso chiaro, che segna un punto di svolta nella sua esistenza e in quella di Takara. Ma Fuku è giovane, e incapace di accettare la realtà. Raccoglie tutto il suo coraggio e decide di recarsi in una clinica privata, da sola. Qui, la direttrice la accoglie con un sorriso dolce, gentile. Con adolescenti in dolce attesa è bene usare il doppio del tatto e comprensione, ne è consapevole.
La donna non la giudica, anzi, le offre ascolto e supporto, spiegandole che ha il diritto di scegliere cosa fare del proprio corpo e che nessuno può condannarla, qualunque decisione prenda. Sachi, dunque, si informa sulla possibilità di interrompere la gravidanza, ma durante la visita ginecologica ascolta il battito cardiaco del feto. Quel suono, così intenso e reale, la scuote dal profondo. Abortire è davvero ciò che desidera? Ma lei e Takara sono così giovani, cosa accadrebbe a entrambi?
Credo che ci sia un tempo limite per abortire.

Lei non si è mai ritenuta grande abbastanza da prendersi cura di un altro essere vivente.
Sachi è in preda al panico, non smette di rimuginare. Contatta Takara e lo informa di tutto: della gravidanza, delle 8 settimane, della clinica. E’ pronta a tutto, persino all’idea di perderlo: dopotutto, è lei la donna, sarà lei a decidere cosa fare del bambino, Takara può lavarsene le mani, no?
No, non è così. E ci pensa un adolescente a ribadirlo, offrendole pieno sostegno, facendo progetti, elencandole tutte le strade possibili: proseguire la gravidanza e crescere insieme il bambino, affidarlo a qualcuno o interrompere il tutto. Non è arrabbiato, non la rimprovera. Certo, anche per lui non è facile, ma non vuole lasciarla sola. E di fronte a questa nuova consapevolezza, Sachi sente di potersi lasciar andare, di poter condividere il peso schiacciante di una responsabilità troppo grande per i suoi quindici anni. Ma non sarà una passeggiata, e ne sono consapevoli.
Fuku dovrà presto decidere cosa vuole fare della propria esistenza e di quella del bambino. Se intraprendere questo percorso impervio, o tornare a vivere la sua vita da adolescente, con la consapevolezza che non esista una scelta giusta e una sbagliata: sta a lei e Takara decidere.
Qualunque cosa tu scelga, nessuno ha il diritto di giudicarti.

“My Girlfriend’s Child” (あの子の子ども, Ano Ko no Kodomo), creato da Mamoru Aoi, è una storia intensa e toccante che affronta con rara delicatezza il tema della gravidanza adolescenziale. Lontano da ogni stereotipo, questo manga si distingue per il suo approccio realistico e umano, privo di giudizi morali. Persino nella rappresentazione della figura genitoriale troviamo una dicotomia interessante: da un lato, la madre di Sachi, calma e comprensiva; dall’altro, la madre di Takara, risoluta nella sua idea che i ragazzi siano troppo giovani e che l’unica soluzione possibile sia l’aborto.
Mamoru Aoi delinea con cura e sensibilità i profili dei propri personaggi, facendogli provare emozioni vere, realistiche, rinunciando ad una narrazione romanzata. D’altronde, il suo intento è mostrare l’impatto che una gravidanza adolescenziale può avere non solo sugli interessati, ma sull’intero nucleo familiare. Dinanzi alle umane reazioni dei personaggi, il lettore viene investito da gioia, rabbia, eccitazione, turbamento: qual è la cosa giusta da fare? Come faranno due adolescenti ad affrontare una gravidanza? Perhcé è successo tutto questo?
Esiste davvero “la cosa giusta”?
Parlate di educazione sessuale con i vostri figli.

Il Giappone registra da anni uno dei più bassi tassi di natalità adolescenziale al mondo. Tuttavia, durante la pandemia COVID-19, la chiusura delle scuole ha portato a un aumento dei casi di gravidanza tra studenti. Questo perché qui la sessualità adolescenziale resta un tabù: l’educazione sessuale è limitata e la contraccezione femminile è poco accessibile e stigmatizzata. Le madri adolescenti non sposate affrontano forte discriminazione sociale poiché “avere un figlio fuori dal matrimonio è motivo di scandalo”, e solo le scuole pubbliche garantiscono il proseguimento degli studi in gravidanza. Tutto ciò perché non esistono politiche nazionali mirate, e la prevenzione dipende soprattutto da iniziative di ONG e ospedali.
Pertanto, Mamoru Aoi non è la prima a trattare questo tema nel panorama manga, ma la sua storia è sicuramente una delle più delicate e coinvolgenti. L’opera, così realistica, si distingue per la sua capacità di affrontare la gravidanza adolescenziale non solo dal punto di vista medico o sociale, ma anche da quello emozionale ed etico, impattando su lettori, giovani o meno giovani. L’autrice ha intessuto la trama con attenzione, documentandosi a fondo sul tema anche grazie al supporto di Shiori Onuki, ostetrica ed educatrice sessuale. Il suo tocco si percepisce nella precisione dei dettagli e nella sensibilità con cui viene trattato ogni episodio.
Il personaggio di Takara è fondamentale in questo senso: responsabile, empatico, lontano dagli stereotipi maschili dominanti. La sua presenza dimostra quanto sia importante per una giovane donna avere al fianco qualcuno che non fugge, ma che decide di offrire appoggio senza imporre le proprie condizioni. Il manga diventa così uno strumento utile, un veicolo per informare e supportare non solo chi si trova in situazioni simili, ma anche tutti i giovani lettori che potrebbero un giorno trovarsi vicini a qualcuno in quella condizione. Dopotutto, Aoi stessa dichiara di voler rompere il silenzio su un tema spesso ignorato, ricordando al lettore che le gravidanze adolescenziali esistono e che è necessario parlare apertamente di educazione sessuale con i propri figli.
No uterus, no opinion

“My Girlfriend’s Child”, dunque, non è solo una storia d’amore, ma una vera e propria esperienza formativa. È un’opera onesta, che affronta scelte difficili e paure concrete, invitando alla comprensione dell’altro, e pertanto è stata elogiata da autori del calibro di Makoto Yukimura (Vinland Saga).
La tematica trattata, la profondità e il tono lo rendono un manga non solo per ragazze, nonostante il target. È una lettura che tutti dovrebbero affrontare, perché – come ci ricorda l’autrice – la gravidanza adolescenziale non è solo un problema femminile: è una questione sociale, che coinvolge famiglie, scuole, amici, comunità. Leggere questa storia significa imparare a offrire supporto a chi si trova in situazioni complesse, in un mondo dove le scelte personali sono spesso oggetto di critica, soprattutto in merito al tema gravidanza e alla necessità di prendersi le proprie responsabilità.
Nessuno ha il diritto di giudicare. No uterus, no opinion, direbbero Rachel e Monica (Friends). Ed è così: il corpo è vostro, e vostra è la decisione. Nessuno può dirvi cosa fare, nessuno può millantare mirabolanti pretese su una decisione così personale, intima, vera. Mettere al mondo una creatura che dipenderà completamente da voi, prendervene cura per tutta la vita: non è una decisione da prendere alla leggera, ma è vostra, solo ed esclusivamente vostra.
Delicatezza per delicatezza

Lo stile di Mamoru Aoi è sobrio, soffice, tanto da rendere le ambientazioni e i paesaggi innevati con un realismo fotografico. La neve, dopotutto, è presente in tutte le vicende narrate: copre, avvolge e ovatta, mettendo in risalto i due protagonisti. Simboleggia la purezza. Pura, non come i corpi, bensì come l’anima dei neo-genitori. I dialoghi essenziali lasciano spazio ai silenzi, alle onomatopee e ai piccoli gesti, e questo basta a far provare al lettore ansie e incertezze dei due giovani. Il tutto supportato da un tratto morbido e raffinato che consente all’autrice di creare personaggi di cristallo, così delicati da temere possano andare in mille pezzi se sfiorati.
La pubblicazione italiana, in formato speciale due-in-uno, propone l’opera in 5 volumi. Tuttavia, il manga ha ispirato anche un adattamento televisivo trasmesso da giugno a settembre 2024, diretto da Hidenobu Abera, Miyō Yamaura e Takeshi Matsuura, con musiche di Haruka Nakamura. Questo ulteriore successo testimonia l’impatto culturale dell’opera, in grado di affrontare tematiche complesse con rispetto e autenticità.