Rachel Zegler, protagonista del discusso remake di Biancaneve targato Disney, ha rivelato di essere ricorsa alla terapia e ai farmaci per l’ansia a causa dell’impatto devastante delle critiche ricevute. Dopo essere diventata bersaglio di odio mediatico e attacchi personali, l’attrice ha intrapreso un percorso profondo per ritrovare stabilità. Oggi, tornata a teatro con il musical Evita, racconta la sua rinascita professionale e personale, rifiutando la mentalità da vittima e scegliendo ogni giorno “positività e luce”.

L’attrice 24enne ha trovato il coraggio di parlare apertamente del suo percorso terapeutico in un’intervista a i-D Magazine, raccontando di essersi sentita sopraffatta durante le polemiche che hanno accompagnato l’uscita del live action Disney, arrivando al punto di non riuscire più a funzionare nella vita quotidiana. “Mi sono fatta aiutare dal mio psichiatra, che mi ha detto: ‘Quello che stai vivendo non è normale’. Quella frase ha fatto miracoli per me”. A quel punto, ha iniziato a prendere farmaci per l’ansia: “È stato un vero punto di svolta”.

Grimilde e Biancaneve nel poster del film
Il poster di Biancaneve – © Walt Disney Company

Già dalle prime dichiarazioni pubbliche, in cui definiva il classico animato del 1937 “datato” e criticava la figura del principe, Zegler ha iniziato a essere attaccata online. Gli haters si sono scagliati su tutto, dalle sue origini colombiane e polacche, al suo aspetto, fino alle sue posizioni politiche, come il post Free Palestine pubblicato il giorno del rilascio del trailer ufficiale. La tensione è arrivata al punto che, secondo I-D.com, il produttore Marc Platt avrebbe addirittura chiesto all’attrice di rimuovere quel messaggio. Il film, uscito nei cinema italiani il 20 marzo 2025, non ha avuto successo, accolto da recensioni tiepide, è stato un flop al botteghino. Alcuni hanno provato a scaricare la responsabilità proprio su Zegler. “Vivere quel momento è stato devastante” ha detto. “Non avevo strumenti per razionalizzare quello che stava succedendo. Ero paralizzata”.

Dichiarazione

Credo che avere una mentalità da vittima sia una scelta, e io non la scelgo. Ogni giorno mi sveglio e penso di essere fortunata a vivere la vita che vivo. La felicità, a volte, è una scelta. Ho perso tante occasioni di gioia pensando ‘non ce la farò mai’. Invece ce la fai. Devi solo attraversare il dolore, non scappare”. – Rachel Zegler

Zegler continua a cercare la sua verità artistica. Dopo anni di carriera costruita tra musical, cinema e battaglie personali, dice di ispirarsi profondamente a Lady Gaga, il suo nord magnetico. E come la popstar, anche lei ha imparato che mostrarsi fragili non è debolezza. “Il mio cuore non ha recinti. E se questo sarà considerato un difetto, ci sono cose peggiori”. Zegler è oggi la prova vivente di come le cicatrici possano convivere con la luce. E il messaggio che lancia ai giovani è uno solo: “Perché non tu?

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it