Remedy Entertainment ha saputo, nel corso degli anni, distinguersi per la sua spiccata connotazione sperimentale e un focus marcato sull’aspetto narrativo dei suoi videogiochi. Con FBC Firebreak, tuttavia, questa vena sperimentale ha toccato per la prima volta il mondo del multiplayer cooperativo. 

Il titolo dello studio finlandese, purtroppo, ha più ombre che luci e risulta già come un grande rimpianto e un’occasione mancata per poter approfondire ulteriormente l’universo interconnesso che Remedy sta espandendo da molto tempo con le sue IP. Al netto delle gravi carenze che rendono FBC Firebreak un probabile insuccesso, ci sono tuttavia anche alcuni elementi positivi che non vanno trascurati e che andremo ad analizzare nelle prossime righe.

FBC Firebreak: Take Control

Inizio dell'incarico Lavori Ardenti in FBC Firebreak
Inizio dell’incarico Lavori Ardenti in FBC Firebreak – ©Remedy Entertainment

FBC Firebreak è uno sparatutto in prima persona che si articola come cooperativo multiplayer a estrazione. Il titolo attinge largamente da opere come Left 4 Dead ed è ambientato all’interno del Federal Bureau of Control (FBC), edificio che abbiamo già potuto ammirare in Control, altro titolo sviluppato proprio da Remedy Entertainment. A differenza del suo predecessore, però, quest’ultimo lavoro dello studio finlandese non riesce a stupire e si porta dietro il rimpianto di un’occasione sprecata.

Ci riferiamo, infatti, ad una mancata opportunità di approfondire in qualche modo l’universo interconnesso di Remedy, sfruttando quello stesso edificio che in Control ha saputo gettare le basi per l’intero progetto collegando Alan Wake e, di conseguenza, le altre opere scritte da Sam Lake in un’unica dimensione narrativa. In questo caso, però, il Remedy Connected Universe si riduce a semplice ambientazione di un titolo che si concentra unicamente sul gameplay.

In FBC Firebreak, infatti, non avremo alcun dialogo, breafing delle missioni o collezionabile che possa spingerci a comprendere meglio il motivo per cui i nostri personaggi fanno quello che stanno facendo. Possiamo soltanto scegliere un piano, selezionare un livello di corruzione che varia da uno a tre e completare gli obiettivi che ci vengono assegnati. Da uno studio che, appunto, ha fatto della narrazione il suo fiore all’occhiello ci saremmo sicuramente aspettati qualcosa in più. 

Risulta infatti piuttosto complesso trovare una motivazione per andare avanti nel gioco dopo aver completato i tre incarichi nei cinque diversi piani che abbiamo a disposizione. Pur avendo un gameplay complessivamente ben strutturato, FBC Firebreak rimane una scintilla che non riesce mai a tramutarsi in fiamma.  

Rimuovere la corruzione

Estrazione in FBC Firebreak
Punto di estrazione in FBC Firebreak – ©Remedy Entertainment

Quello che risulta piacevole in FBC Firebreak è, appunto, il suo gameplay. Il gioco, pur con una struttura già vista fin troppe volte e con i limiti di cui sopra, riesce a mettere in campo uno shooting piacevole e una interessante gestione del team. Prima di avviare una partita, infatti, possiamo scegliere la dotazione del nostro personaggio, le sue skill e quale kit utilizzare. Equipaggiamento e abilità seguono una progressione abbastanza intuitiva e si sbloccano accumulando punti esperienza che ci faranno salire di livello per potenziare il nostro Firebreak dopo ogni estrazione.

Quello dei kit, invece, è un sistema leggermente più complesso nel quale accumuliamo esperienza in modo parallelo a quello del personaggio. Dunque, se giochiamo sempre utilizzando, ad esempio, lo Splash e poi decidiamo di cambiarlo con la classe Meccano, ripartiremo dal livello zero della nuova attrezzatura (ma lo Splash-kit utilizzato fino ad ora, ovviamente, manterrà il suo livello). Ciò che risulta interessante è che ognuna delle tre specializzazioni, al momento di scegliere la nostra dotazione, potrà equipaggiare un certo numero di skills e avrà delle caratteristiche peculiari che possono tornare utili sul campo.

Dunque, anche se con il personaggio abbiamo raggiungo il livello massimo e sbloccato tutte le abilità, quando utilizziamo un kit di livello zero non potremo equipaggiare nessuna di esse. Dovremo prima completare una serie di estrazioni per ottenere gli slot necessari a inserire le skill. Questo sistema si comporta egregiamente nell’evitare di avere personaggi praticamente invincibili e che equipaggiano ogni potenziamento a livello massimo. Piuttosto, spinge il giocatore a dover scegliere uno stile di gioco e sfruttare al meglio le modifiche disponibili.

Anche l’ultimo livello di complessità per ogni incarico sblocca una meccanica interessante. Oltre, infatti, a dover rifare gli obiettivi degli step precedenti e aggiungerne uno nuovo, questo stage finale ci permette di giocare con la corruzione attiva. Ciò comporta l’inserimento all’interno delle tre sezioni di cui sarà composta la mappa di altrettanti oggetti alterati. Ognuno di essi conferirà un bonus ai nemici o un malus ai giocatori. La cosa interessante di questo sistema è che, a differenza di quanto accade in altri titoli del genere, in FBC Firebreak possiamo distruggere queste penalità andando a purificare la corruzione (con una specifica pistola caricata di Roccia Nera) e neutralizzando così il loro effetto.

Albero delle abilità in FBC Firebreak
Albero delle abilità in FBC Firebreak – ©Remedy Entertainment

Si tratta di un sistema che rivitalizza il titolo di Remedy e ne rende spesso imprevedibile il gameplay, anche perché gli effetti degli oggetti sono abbastanza variegati. Potremo trovarci senza scudi o con la gravità modificata, ma rischiamo anche di ritrovarci contro dei nemici super veloci o con la vita raddoppiata. Tutti questi elementi rendono il terzo stage di ogni incarico in FBC Firebreak molto più ostico rispetto a quelli precedenti.

Foglietti appiccicosi

Post-it incollati sullo schermo in FBC Firebreak
Post-it incollati sullo schermo in FBC Firebreak – ©Remedy Entertainment

L’aspetto che ci ha messo più in difficoltà di FBC Firebreak è il suo comparto tecnico. Se, da una parte, Remedy si conferma in grado di trovare scelte di gameplay interessanti e di stupire i giocatori con elementi innovativi, dall’altra, il titolo dello sviluppatore finlandese soffre fin troppo di carenze strutturali che rendono queste trovate vane.

Procedendo per ordine, le cose che abbiamo apprezzato di questo FBC Firebreak sono sicuramente l’utilizzo evoluto che si è fatto di alcuni elementi che in Control ci avevano incuriosito. Uno su tutti è quello dei post-it di cui, nel capitolo principale della saga, troviamo una stanza piena zeppa senza, però, che succeda mai qualcosa al suo interno. In questo nuovo titolo, dovremo distruggere tutti questi foglietti per farci largo verso il nostro obiettivo. Tuttavia, in questo caso, i post-it si incolleranno letteralmente sullo schermo, bloccandoci la visuale se non andiamo a bagnarli sotto una doccia per scollarceli di dosso. Si tratta di una trovata semplice, ma davvero ben riuscita che si ripete anche negli altri stage (con elementi diversi), spingendoci a non temere soltanto i nemici ma anche le insidie ambientali.

Tuttavia, questo elemento intrigante, viene controbilanciato da qualche incertezza tecnica di troppo che rende FBC Firebreak a tratti frustrante. Il problema più grave, a nostro avviso, si ha con l’IA dei nemici le cui orde tendono a spaccarsi per assaltare i giocatori, ma lo fanno in modo discutibile. Capita spesso, infatti, che i nemici aggancino un altro giocatore anche se siamo noi il bersaglio più vicino e, dunque, finiscano per correrci accanto ignorando totalmente la nostra presenza. Questa problematica si verifica anche al maggior grado di difficoltà attiva e con tutte le corruzioni selezionate, per cui sfortunatamente non è legata esclusivamente al livello di sfida che scegliamo.

A questo difetto dobbiamo aggiungere un paio di crash che hanno bruscamente interrotto i nostri incarichi su PS5. In questo caso, tuttavia, c’è da dire che gli errori si sono verificati in situazioni di parecchio stress per FBC Firebreak, dal momento che era attiva la corruzione che aumenta la velocità dei nemici ed era presente un’orda piuttosto grande con molte hiss in fiamme. Da segnalare, inoltre, che i crash si sono verificati su PlayStation 5 Fat, cosa che potrebbe aver influito a causa di una non adeguata capacità di calcolo per quelle specifiche situazioni e che sono avvenuti prima del lancio ufficiale del gioco, per cui gli errori potrebbero essere già stati corretti dagli sviluppatori. 

Conclusioni

6.5 Rimorso

FBC Firebreak è un’occasione sprecata da parte di Remedy. Poteva trattarsi di un titolo in grado di fidelizzare una fetta di pubblico diversa dagli attuali fan, attirandoli dentro un universo eccezionale, ma le carenze sull’aspetto narrativo e qualche incertezza dal punto di vista tecnico frenano inevitabilmente il suo appeal al grande pubblico. Di contro, FBC Firebreak ha comunque molte frecce al suo arco soprattutto sotto l’aspetto di progressione del personaggio, gestione degli stage e il sistema degli oggetti corrotti che offre sicuramente un tocco di originalità in più. Sicuramente, il titolo è consigliato ai fan di Remedy, ma anche a chiunque abbia un gruppo di amici appassionato di sparatutto cooperativi, a patto che non vi aspettiate nulla sotto l’aspetto narrativo. 

Cosa ci piace
  1. Alcune scelte di gameplay intriganti
  2. Ottimo uso degli oggetti alterati
  3. Buona progressione del personaggio
Cosa non ci piace
  1. Occasione persa per aggiungere qualcosa all'universo Remedy
  2. IA dei nemici rivedibile
  3. Poco longevo
Condividi.

Laureato in Cinema e Media, giocatore dalla nascita e appassionato di qualsiasi cosa racconti una storia coinvolgente. Ha iniziato a scrivere di videogiochi nel 2021, collaborando con diversi siti come Tom's Hardware. Nel 2025 arriva sulle pagine virtuali di Screenworld, per continuare a condividere la sua passione con chiunque voglia dedicare del tempo nella lettura dei suoi contenuti.