Un’ex dipendente di una banca con sede nella Carolina del Nord ha fatto causa al suo ex datore di lavoro dopo aver affermato che un suo responsabile aveva messo una bambola di Chucky sulla sedia del suo ufficio, nonostante sapesse che la donna aveva paura delle bambole. Secondo una denuncia presentata contro Truist Bank, il 21 maggio, presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto orientale della Carolina del Nord, ottenuta e esaminata da PEOPLE, Debra Jones ha dichiarato di aver iniziato a lavorare presso Truist a Rocky Mount, NC, nell’aprile 2024. I documenti del tribunale affermavano che a Jones fosse stata diagnosticata “depressione maggiore, disturbo d’ansia generalizzato e vitiligine, una malattia autoimmune“. Ha aggiunto che il suo datore di lavoro fosse a conoscenza di queste patologie.

L’ex dipendente di Truist ha dichiarato di essere stata “sottoposta a discriminazione e ritorsioni in quanto persona qualificata con disabilità“. La denuncia descrive in dettaglio un episodio avvenuto nel giugno 2024 durante l’ultima settimana di formazione per i nuovi assunti, sostenendo che il manager di Jones aveva posizionato una bambola Chucky, “la bambola che uccide le persone, sulla sedia dell’ufficio della querelante“. Chucky è un personaggio immaginario del film horror slasher del 1988 La bambola assassina. PEOPLE ha contattato Truist mercoledì 18 giugno per un commento sulla causa. Jones ha affermato che le azioni del manager hanno interferito con la sua formazione e peggiorato le sue condizioni di salute, aggiungendo che il manager ha riso quando ha visto la reazione dell’ex dipendente alla vista del pupazzo di Chucky.

Una replica del pupazzo Chucky
Una replica del pupazzo Chucky, fonte: MillenniumShopOne.it

Nella relazione si legge che Jones abbia sostenuto che il direttore fosse a conoscenza delle sue disabilità prima dell’incidente del giugno 2024 e della sua paura delle bambole. Lo stesso giorno, Jones è stata curata da un medico e sospesa per malattia per otto settimane, secondo quanto riportato dal tribunale. In seguito, le è stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico (PTSD) dopo l’ incidente con la bambola Chucky. Nella denuncia si affermava, inoltre, che Jones fosse tornata al lavoro nell’agosto 2024, che le fosse stato assegnato un nuovo responsabile e che le fosse stato permesso di lasciare il lavoro alle 15:00, tre volte a settimana, per curare la sua malattia autoimmune.

Tre mesi dopo, ha detto che il nuovo manager ha fatto una battuta davanti a lei e alla squadra dicendo che era “sempre fraudolentemente vigile“, dopo che la dipendente aveva scoperto un assegno fraudolento, una battuta che lei aveva trovato offensiva. Jones sosteneva di essere stata trattata in modo diverso quando commetteva errori e che tale trattamento fosse basato sulle sue disabilità. Dichiarava anche di essere stata oggetto di ritorsioni e discriminazioni da parte del nuovo responsabile. Sempre stando alla denuncia, lo scorso gennaio, un altro dirigente di Truist le avrebbe detto che la sua ragionevole soluzione di lasciare il lavoro alle 15:00 stava avendo ripercussioni anche sugli altri dipendenti che avevano bisogno di ferie.

La denuncia di Debra Jones a Truist
La denuncia di Debra Jones a Truist, fonte: TheLayoff.com

L’altro responsabile avrebbe osservato che quel lavoro sarebbe potuto non essere adatto a lei e che non avrebbe continuare a usare i suoi problemi emotivi e di ansia come scusa, aggiungendo che sarebbe stata licenziata se non fosse migliorata. La dipendente ha affermato di aver avuto attacchi di panico dopo gli incontri con i due dirigenti e di essere stata successivamente licenziata per cure relative alle sue disabilità. Successivamente, nel marzo 2025, è stata avvisata dal suo datore di lavoro di ritirare i suoi effetti personali in ufficio. Nella denuncia, Jones ha sostenuto di aver subito ritorsioni, discriminazioni e trattamenti diversi a causa delle sue condizioni. A seguito delle presunte azioni di Truist, ha affermato di aver sofferto di stress emotivo e angoscia mentale, oltre a una perdita di salario. Ora la donna chiede un risarcimento danni.

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Diplomata alla Scuola Internazionale di Comics di Napoli - corso di sceneggiatura -, è impegnata in progetti di scrittura creativa e recensioni. Cresciuta con la consapevolezza che “All work and no play makes Jack a dull boy”. Paladina dello Sturm und Drang. Adepta del Lato Oscuro della Forza.