Veil è un’opera d’arte, un film d’altri tempi, un raffinato racconto capace di narrare con delicatezza di legami indissolubili, meraviglia e accettazione. Kotteri! trasporta il lettore in un mondo fatto di immagini evocative e parole dosate con estrema cura, in cui la bellezza della narrazione si mescola alla raffinatezza.
Il titolo J-POP Manga racconta una storia d’amore che sembra non esplodere mai, lasciando il lettore sul bordo del precipizio, in tensione. Un legame che giova al cuore di entrambi i protagonisti e che si prende il suo tempo, un rapporto costruito su una base solida di rispetto e condivisione. Un racconto lento, episodico, delicato che si insinua dolcemente nei cuori dei protagonisti e dei lettori. Emma, nonostante la sua condizione, vive il mondo con intensità e suoni, odori, sensazioni si amplificano, ogni emozione si traduce in un quadro vivido nella sua mente. Aleksander, di contro, è un uomo pragmatico, la cui vita viene irrimediabilmente scombussolata dall’incontro con la misteriosa donna.
Due cuori intessuti in uno slice-of-life che strizza l’occhio all’estetica noir. Una raffinata storia d’amore esente da pietismo ed esagerazioni, contemporanea e antica al tempo stesso.
Un amore sussurrato tra le pagine di una Galleria d’Arte

In una fredda località orientale, tra le strade acciottolate, la splendida Emma inciampa in Aleksander, un ufficiale della caserma di polizia di Sashenka. Lei è cieca, ma questo non impedisce ad Aleksander di sentirsi completamente rapito dalla sua presenza. Affascinato dalla luce interiore della donna e dal suo modo di percepire il mondo, le propone di lavorare come centralinista.
Ciò che inizia come un semplice rapporto professionale si trasforma lentamente in qualcosa di più profondo. Aleksander, protettivo e quasi fraterno, pian piano si accorge di essere irrimediabilmente attratto da Emma. Il loro amore sboccia lentamente tra le pagine illustrate, immerso in colori tenui e caldi, in un dipinto che richiama gli inizi del ‘900. Da conoscenti a colleghi, il legame si consolida giorno per giorno, nutrendosi di intoppi, risate, alcol e battute frizzanti. Gesti gentili che sfiorano il confine tra affetto e desiderio, un sentimento che sboccia all’ombra del fumo di una sigaretta.
Ironia della sorte, proprio a Emma viene chiesto di posare come modella. Le sue fotografie saranno esposte in musei e sugli edifici, la sua bellezza sarà contemplata da chiunque. Eppure, lei non saprà mai com’è fatto un orologio molle. Non conoscerà mai il colore dei capelli di Aleksander. Tutto ciò che può fare è allenare creatività e immaginazione, basarsi su racconti altrui, fidarsi della voce avvolgente del suo amico e partner-in-crime. Emma non vedrà mai lo sguardo del poliziotto posarsi su di lei, eppure lo percepisce, lo avverte, lo vive.
Poche parole, ma scelte con cura: il focus sulle illustrazioni

Veil è tutto e niente. È un manga, un fumetto, ma anche una galleria d’arte. Kotteri! sfrutta splendidamente l’estetica ispirata all’Art Nouveau, creando illustrazioni capaci di incantare chiunque le osservi. L’opera si sviluppa attraverso scene episodiche, in cui ogni tavola è un piccolo capolavoro, caratterizzato da colori caldi e atmosfere soffuse che richiamano la Russia di fine ‘800 e inizi ‘900.
Nonostante la narrazione principalmente visiva, la storia colpisce per la sua intensità emotiva. Poche parole, ma scelte con cura, accompagnano i protagonisti in un poetico viaggio fatto di piccoli gesti e momenti di vita quotidiana. Oltretutto, l’attrazione – mentale e non – tra i due personaggi è palpabile, tangibile in ogni sguardo di lui, ogni contatto sfiorato. Il lettore viene avvolto da una sensazione di calore, come se fosse parte integrante della storia, come se stesse vivendo in prima persona le emozioni dei protagonisti.
Il potere del colore e della luce

Veil è un’opera che vive attraverso il colore e le sensazioni che dona al lettore. Kotteri! utilizza una palette cromatica morbida e avvolgente, con tonalità calde che evocano un senso di intimità e nostalgia. L’arancione, in particolare, gioca un ruolo fondamentale: il titolo Body Temperature of Orange sembrerebbe un chiaro riferimento al calore corporeo, al senso di accoglienza e vicinanza che pervade la storia. Ogni tavola è un’opera d’arte in cui la luce e le ombre si fondono per creare atmosfere suggestive, le illustrazioni sono graziose e fluide, dal sapore occidentale. Al lettore parrà di poter quasi toccare le scene, vestendo i panni di Emma e percependo così la morbidezza dei tessuti, il freddo della neve, il calore di un abbraccio.
Il tutto dà vita ad un quadro vintage che ricorda i dipinti dell’Art Nouveau, con linee sinuose e dettagli curati con attenzione certosina.
Uno sguardo all’Art Nouveau
Come specificato anche da Finestre Sull’Arte, l’Art Nouveau si lascia ispirare dalla natura, trasformando le forme in linee sinuose e motivi floreali o zoomorfi. Accanto a questa ricerca stilistica troviamo poi un forte interesse per l’esoterismo, in particolare per le teorie di Helena Blavatsky. Oltretutto, il movimento artistico ridefinì il ruolo della donna nell’arte, rappresentandola come femme fatale o eroina sensuale, simbolo di emancipazione.
Lo stile si diffuse in molteplici ambiti, dall’architettura alla gioielleria, fino all’arte funeraria. Affondava le sue radici nell’Arts and Crafts, movimento inglese nato per valorizzare l’artigianato contro la produzione industriale. Un tratto distintivo dell’Art Nouveau fu la linea “a frusta”, che donava fluidità alle composizioni, evocando – appunto – il mondo vegetale, anticipando le tendenze del Novecento e aspirando a opere d’arte assolute, combinando arti diverse in un unico, armonioso insieme.
La cecità: un limite o una forza?

Come abbiamo già accennato, Emma è cieca dalla nascita, e questo potrebbe farla apparire quale personaggio fragile, “da proteggere ad ogni costo” agli occhi di Aleksander. Eppure, al dipanarsi della storia cresce in noi la consapevolezza che la giovane sia in realtà una donna emancipata, forte, risoluta, grazie anche alla sua spiccata sensibilità che va oltre la vista. La cecità le permette di percepire il mondo in modo unico, cogliendo sfumature che agli altri – spesso – sfuggono.
Pertanto, la sua condizione non viene mai trattata in termini compassionevoli, ma anzi con grande delicatezza e realismo. Il rapporto tra Emma e Aleksander si sviluppa proprio attraverso questa diversa percezione del mondo: lui vede ciò che lei non può vedere, ma lei sente ciò che lui non può percepire.
Un’opera sospesa nel tempo e nello spazio

Veil non segue una trama lineare e definita: ogni capitolo è un frammento di vita, un momento intimo tra i due protagonisti che arricchisce il loro rapporto. Questa struttura episodica, unita allo stile narrativo che predilige la poesia delle illustrazioni al dinamismo delle tavole, contribuisce a creare un’atmosfera sospesa tra antico e moderno. Al nostalgico viaggio nel tempo corrisponde un moto nello spazio: colbacchi, pellicce e abiti eleganti vanno a sostituire kimono, katane e sandali zori.
Tutto ciò perché l’influenza del cinema europeo e della moda d’epoca si riflette non solo nelle ambientazioni, ma anche nelle interazioni tra i personaggi. Il tratto di Kotteri!, sofisticato, appena accennato, colpisce il lettore e lo trasporta indietro nel tempo, agli anni ’20. La naturalezza e l’eleganza di Emma ricordano icone senza tempo come Grace Kelly, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, forti di un portamento raffinato e avvolte abiti alla moda. Mentre Aleksander è il classico gentiluomo d’altri tempi alla Gregory Peck, premuroso e protettivo nei confronti della donna che ama, senza mai risultare soffocante.
Un manga da assaporare lentamente

Veil non è un’opera per chi cerca azione, grandi dichiarazioni o colpi di scena. È un manga che va assaporato lentamente, come una tazza di tè caldo in una giornata d’inverno. È un viaggio nei sentimenti, un’esperienza visiva che, con delicatezza, cattura il cuore dei lettori.
Grazie a J-POP Manga, quest’opera straordinaria arriva finalmente in Italia in un’edizione curata nei minimi dettagli. Nato inizialmente come una raccolta di illustrazioni pubblicate online, Veil ha conquistato rapidamente il pubblico di tutto il mondo, grazie anche all’elegante tratto di Kotteri! (Ikumi Fukuda, mangaka già nota per il suo lavoro su Nanatoshi Monogatari ) e la grazia con cui rappresenta i sentimenti.
Con il suo formato grande, 15×21, e le tavole interamente a colori, il primo volume Veil 1: Body Temperature of Orange è una vera e propria galleria d’arte, un art-book parlante che saprà emozionarvi. Una poesia muta, un’opera che resta impressa nel cuore: come lo stampo etereo di una carezza sul viso.
Conclusioni
Veil non è un'opera per chi cerca azione, grandi dichiarazioni o colpi di scena. È un manga che va assaporato lentamente, come una tazza di tè caldo in una giornata d'inverno. È un viaggio nei sentimenti, un'esperienza visiva che, con delicatezza, cattura il cuore dei lettori. Un inno all'arte d'altri tempi.