Se a Napoli chiedete chi è l’Uomo Mascherato nessuno farà riferimento al fumetto disegnato da Ray Moore, la risposta sarà solo una: Victor Osimhen. L’attaccante nigeriano del Napoli, infatti, dopo un infortunio gioca con una maschera al carbonio, che domenica scorsa ha fatto anche il suo esordio sulla bancarella di un geniale ambulante partenopeo, Luciano Iorio, che ha parlato della sua idea anche in radio.

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Victor Osimhen porta la maschera dopo un terribile incidente di gioco avvenuto durante Inter-Napoli del novembre del 2021. Da allora il calciatore gioca indossando sempre questa sorta di scudo protettivo che, all’inizio, gli ha permesso di accelerare il suo ritorno in campo. Oggi questa maschera, che il giocatore toglie e lancia in aria dopo ogni goal è diventata il simbolo di uno dei calciatori più amati della rosa di Luciano Spalletti.

@lucianoiorio7

Questo è dove ho inventato le mie mascherine💙#neiperte #forzanapolisempre💙💙💙💙 #perte

♬ Napoli – Nino D’Angelo

Un ambulante napoletano, uno dei tanti che affollano il piazzale davanti allo Stadio Diego Armando Maradona durante le partite interne del Napoli, domenica sera, prima del match contro la Roma, ha tirato fuori dal cilindro un’idea geniale. Luciano Iorio, questo il suo nome, ha venduto “LA mascherina di Osimhen“. Carnevale è alle porte, chiacchiere e sanguinaccio già vanno a ruba, quindi è meglio incominciare a pensare anche al classico travestimento.

@lucianoiorio7

#forzanapolisempre💙💙💙💙 #neiperte 💙💙💙 anche per i bambini le mascherine💙💙

♬ Napule È – Pino Daniele

Noi ambulanti all’esterno dello stadio vendiamo tutti la stessa merce per cui non si guadagna molto“, ha detto Luciano ai microfoni di Gianni Simioli, storico speaker radiofonico napoletano, conduttore di La Radiazza su Radio Marte. “Una notte non ho dormito per pensare a un modo per guadagnare qualche soldo e mi è venuta questa idea“, ha spiegato il geniale venditore che ha rivelato di averle cucite personalmente per un’intera notte.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.