Siamo abituati a vedere i VIP come delle persone lontane da noi e legate unicamente al loro campo di appartenenza. L’attore nell’ambiente del cinema, il modello in quello della moda e via dicendo. Eppure in questi ultimi decenni le celebrità si stanno aprendo al pubblico rivelando, senza troppa paura, i loro interessi e loro passioni più intime. Fenomeno possibile grazie a una maggiore apertura mentale o a un senso di comunità rafforzata dai social che permettono di unire, seppure virtualmente, appassionati di uno stesso argomento.

Il caso più recente che sta facendo andare in fermento il web è il coming out di Damiano David della sua passione per Dungeons & Dragons e Baldur’s Gate 3. L’ex frontman dei Måneskin, durante un’intervista di Alessandro Cattelan, ha espresso chiaramente il suo amore per il gioco di ruolo più famoso del mondo e per il videogioco Baldur’s Gate 3 che prende direttamente ispirazione dal gioco precedentemente citato.

L’affermazione del cantante deriva da un discorso che si improntava sulle abitudini che lo fanno sentire a casa quando torna in Italia nei periodi di pausa dalla produzione musicale. Tra le varie attività spunta fuori proprio il fattore ludico e videoludico che appassiona Damiano David sin dalla giovane età. Una componente della sua vita che lo tiene unito alle amicizie più importanti e longeve che perdurano nonostante la sua imponente popolarità.

Questa sua apertura ha fatto accendere il web in maniera del tutto positivo, facendo riunire sia i fan del cantante italiano che quelli dei giochi di ruolo, generando discussioni amichevoli e una grande senso di unione. Un evento che fa ben sperare per il futuro e che porta il pubblico a sentirsi più vicino a personaggi pubblici che, solo apparentemente, sono molto lontani per fattori sociali, economici e culturali.

Questo rappresenta, inoltre, un grandissimo passo avanti per la cultura pop e la sua comunità nerd, un aggettivo che, con il passare del tempo, sta perdendo in maniera sempre più preponderante, la sua accezione negativa. Essere nerd, infatti, sta diventando una medaglia di cui si è fieri di portare sul petto, un tratto distintivo di orgoglio e vanto. Un fenomeno che sta spingendo anche gli stessi VIP a dimostrarsi un po’ più umani e un po’ meno divinità irraggiungibili.

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Lettrice affamata di libri, fumetti, graphic novel e qualsiasi altra storia stampata su carta. Studentessa di lingue, culture e letterature straniere con una certa passione per la cultura pop e tutto ciò che le gravita intorno. Scrivo per ScreenWorld, ma mi puoi venire a trovare su Instagram al Think Café, il mio spazio social dove la cultura è al centro!