Salvatore Aranzulla si è esposto in prima persona per una critica a Deliveroo. Il discorso del re dei tutorial ha portato a una riflessione sul ruolo del rider e sul come venga gestito male questo tipo di lavoro. La consegna di una pizzeria vicino casa del blogger è stata affidata a un uomo che arrivava dall’altra parte di Milano.

Aranzulla su Facebook ha sottolineato: “Faccio un ordine su Deliveroo per ordinare una pizza da un ristorante vicinissimo a casa. L’app, non so per quale motivo, mi fa l’ordine da un punto vendita dalla parte opposta di Milano. Quando me ne accorgo, provo a sentire l’assistenza. Sono disposto a pagare per l’ordine e la consegna, ma non a riceverlo perché non ha senso far pedalare una persona dall’altra parte della città. La risposta? Non è possibile e chiudono la chat. Insomma hanno fatto pedalare per mezza Milano una persona per consegnare una pizza immangiabile. Ma andatevene a quel paese”.

Subito sono arrivati i commenti dei follower di Aranzulla che posta lo screenshoot dell’ordine specificando: “Ma è normale far andare un rider per una distanza così lunga mentre in chat ti prendono in giro dicendo che è quasi arrivato? Quando mi dicevano che era sotto casa si trovava dall’altra parte di Milano come in foto“.

E chissà che l’intervento di un personaggio noto come Salvatore Aranzulla non possa accendere i fari oltre che su Deliveroo proprio sulla categoria dei rider più in generale.

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Nato a Roma nel 1986, Matteo Fantozzi è direttore editoriale di alcune testate giornalistiche che si occupano di sport, spettacolo e cinema tra cui JuveLive.it e CheMusica.it. Per anni redattore de IlSussidiario.net è autore di decine di saggi cinematografici come "Gabriele Muccino, il poeta dell'incomunicabilità" e "La bibbia di Scream". Autore di numerosi cortometraggi, tra cui "Perverso Stato Mentale", sta lavorando anche a diversi documentari. In passato ha collaborato come responsabile del backstage di corsi cinematografici tenuti da Sergio Rubini e Michele Placido.