Russell Crowe sta raccontando sui social la sua vacanza a Roma e dintorni, dove si trova anche per motivi di lavoro. Poche ore fa la star ha citato il Gladiatore in italiano e Luca Ward, che nel film Premio Oscar lo ha doppiato, ha esultato su Facebook. L’attore ha beneficiato anche di una visita privata alla Cappella Sistina, che ha descritto in termini entusiastici.

In questi giorni Russell Crowe è in vacanza a Roma con tutta la famiglia, tra una gita al Colosseo e un giro in monopattino con le figlie e la fidanzata Britney Theriot, la star non si stanca di mostrare l’amore per la nostra capitale. Un feeling iniziato con le riprese de Il Gladiatore, il film del 2000 che gli ha permesso di vincere il premio Oscar per la sua interpretazione di Massimo Decimo Meridio.

In uno dei più recenti post su Twitter, la star ha voluto rendere omaggio al nostro Paese citando alcuni versi, in italiano, dell’indimenticabile centurione “quello che facciamo in vita riecheggia per l’eternità”, una frase che Massimo Decimo pronuncia prima di un attacco di cavalleria.

La caption italiana ha fatto esultare Luca Ward, l’attore che nella versione italiana del film ha doppiato Russell Crowe, dando il suo contributo al successo del lungometraggio nel nostro paese. L’artista ha condiviso il post di Crowe e ha scritto “Russell l’ha pubblicata in italiano! Na piccola ggggggioia dai…Ogni tanto”, considerando l’evento anche una piccola vittoria personale.

Poco dopo la star hollywoodiana ha pubblicato, sempre su Twitter, un video in cui, in italiano, da vero gladiatore, dice “io sono in eterno al servizio di Roma

Russell Crowe si è goduto anche una visita privata alla Cappella Sistina, un’esperienza che l’attore ha descritto così “Non sono sicuro che al mondo possa esistere un privilegio più grande del detenere le chiavi della Cappella Sistina e di poterne godere la gloria in silenzio. Sono così grato”.

Russell Crowe è a Roma anche per lavoro, nei prossimi giorni infatti inizieranno le riprese del film The Pope’s Exorcist di Julius Avery. Nella pellicola l’attore interpreta Padre Gabriele Pietro Amorth, un sacerdote, morto nel 2016, che ha agito come principale esorcista del Vaticano eseguendo più di 100.000 esorcismi.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.