Il Festival di Sanremo è ormai iniziato, abbiamo potuto dare un primo ascolto ai 29 brani in gara, ma quello che sta entrando nella testa degli italiani non concorre per il premio. Strano a dirsi, ma gli utenti online hanno preferito il jingle del Festival a quelle cantate dagli artisti, ovvero Tutta l’Italia di Graby Ponte.

Un ritmo allegro, delle sonorità dance unite ai tipici strumenti della tradizione italiana e un testo patriottico sono i principali motivi per cui la canzone ufficiale di Sanremo 2025 sta spopolando sui social e nelle radio nazionali, diventando virale nel giro di pochissime ore. Lodi, feste, ma anche critiche e difetti sono presenti nel racconto del DJ italiano, portabandiera del genere dance a livello globale.

Il protagonista del brano è un ragazzo che esce durante la notte per fare festa insieme ai suoi amici, anzi insieme a “Tutta l’Italia“. Nonostante il clima di divertimento, il ragazzo non può fare a meno di pensare ai mali che affliggono la nostra amata penisola: tra fughe di cervelli, politica corrotta e crisi econimiche, i giovani non possono rimanere indifferenti davanti a questa situazione, apparentemente mascherata da un filtro di felicità e spensieratezza.

Una critica mossa in modo geniale dall’artista torinese che non ha paura di portare un brano come questo nella manifestazione musicale più famosa e attesa dagli italiani. Di seguito si può leggere il testo integrale di Tutta l’Italia, canzone scritta e prodotta da Gabry Ponte e diventata il jingle ufficiale di Sanremo 2025:

Mamma stasera non ritorno
Ma sicuro finisco in qualche letto
Poi dormo
Siamo tutti dei bravi ragazzi, a posto
Spaghetti, vino e Padre Nostro

E la Gioconda ride
Va bene ma lei sta a Parigi

I baci vietati nelle stradine nere
Occhi tristi ma felici, quanti amici degli amici
E canti, ti sento tra le grida
Le luci ci passano le dita
Fa niente se non l’hai mai sentita

Ma con sta roba ci salta tutta l’Italia, Tutta l’Italia,
Tutta l’Italia, Tutta l’Italia, Tutta l’Italia,
Lasciateci ballare con un bicchiere in mano
Domani poi ci pentiamo a dirci Ti Amo
che ci qui ci serve
Tutta l’Italia, Tutta l’Italia, Tutta l’Italia

Il calcio lo prendono a calci
La Mole che fa degli stracci
Cucina stellata di avanzi beati
Santissimo Craxi

E quante monetine
Ma i desideri
Ma i desideri son degli altri
Con le collanine d’oro sulle canottiere
L’auto blu con le lampeggianti
Avanti Popolo Avanti

E canti, ti sento tra le grida
Le luci, ci passano le dita
Fa niente, Baby così è la vita

E con sta roba ci salta Tutta l’Italia, Tutta l’Italia, Tutta l’Italia,
Tutta l’Italia, Tutta l’Italia, Tutta l’Italia,
Lasciateci ballare con un bicchiere in mano
Domani poi ci pentiamo a dirci Ti Amo
che ci qui ci serve
Tutta l’Italia, Tutta l’Italia, Tutta l’Italia

One, two, three, four…

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Lettrice affamata di libri, fumetti, graphic novel e qualsiasi altra storia stampata su carta. Studentessa di lingue, culture e letterature straniere con una certa passione per la cultura pop e tutto ciò che le gravita intorno. Scrivo per ScreenWorld, ma mi puoi venire a trovare su Instagram al Think Café, il mio spazio social dove la cultura è al centro!