Fino a qualche giorno fa Sean “Diddy” Combs era considerato un’icona della musica e un imprenditore che si era costruito da solo. Al suo ultimo album hanno partecipato tutti, da Justin Bieber a John Legend, e si è aggiudicato una nomination ai Grammy. Ora quegli stessi artisti sembrano avere la bocca cucita. In pochi giorni P. Diddy è passato dall’essere un magnate del rap, imprenditore ed attore a essere rinchiuso in una delle prigioni più famigerate di New York City. Dopo aver respinto per la seconda volta la richiesta di cauzione di 50 milioni di dollari proposta dai suoi avvocati, la sua cella è piantonata per paura che possa suicidarsi, proprio alla vigilia del giorno in cui 50 Cent ha annunciato di stare producendo una docuserie Netflix su questo scandalo.
Il mondo dorato del rapper ha iniziato a sgretolarsi il 16 novembre 2023 quando la cantante e ballerina Casandra Ventura, sua ex compagna, lo ha denunciato per anni di abusi e violenze. A lasciare poco margine d’azione all’accusato è il video del 2016 diffuso dalla CNN che mostra Combs che insegue la fidanzata lungo il corridoio di un hotel di Los Angeles e che poi la prende a calci e pugni, cercando di trascinarla nella stanza. Le parti raggiunsero un accordo con un importo non reso noto, il giorno dopo la presentazione della denuncia e la causa non arrivò mai in tribunale. Da quel momento le denunce si sono moltiplicate, l’ultima è arrivata proprio ieri. Finora si è sempre trattato di cause civili con richiesta di risarcimento danni, ma le continue segnalazioni hanno fatto insospettire il procuratore di NY che ha deciso di far partire delle indagini più approfondite.
Pochi giorni fa il carteggio delle prove che hanno portato all’arresto di P. Diddy il 16 settembre è stato desegretato. Sono stati resi noti i capi d’accusa ed almeno parte delle prove raccolte fra cui le famigerate 1000 bottiglie di olio per bambini e svariati video. Lo stato di New York ha deciso di incriminare l’artista con accuse penali gravissime: tratta di esseri umani a scopi sessuali, rapimento, corruzione e ostruzione alla giustizia. La pena prevista va da 15 anni all’ergastolo. La Hollywood che tutti conosciamo oggi potrebbe non essere la stessa che ritroveremo alla fine del processo. Basta nominare un artista qualunque per trovare una sua immagine in compagnia di Sean Combs. Kim Kardashian, Leonardo Di Caprio, Ashton Kutcher, Jennifer Lopez, Lindsay Lohan, Demi Moore, Tyrese, Amber Rose sono solo alcuni. E poi ancora Usher e Justin Bieber, suoi protetti sin da quando erano ragazzini.
A tremare anche Jay Z, suo amico d’infanzia, e Beyoncé. I famigerati racconti dei white party che si tenevano negli anni 2000 al numero 40 di Hedges Banks Drive negli Hampton, stanno mettendo in difficoltà non poche star. Quello che succedeva nella seconda parte delle feste quando si mettevano a letto i bambini è stato oggetto di battute e sussurri per molti anni. Già si insinua che un personaggio come Jennifer Lopez, in quegli anni fidanzata del rapper, non potesse non saperne nulla. Considerazione che vale per tutti gli artisti sulla cresta dell’onda come Leonardo DiCaprio, fresco della celebrità di Titanic. Per non parlare di Ashton Kutcher, con lui ai tempi di MTV e Justin Bieber, il cui video in compagnia di Combs del 2009 ha già fatto più volte il giro del mondo.
Secondo le accuse, Diddy avrebbe costretto le sue vittime a partecipare ad orge, spesso sotto l’effetto di droghe, e le avrebbe filmate a loro insaputa per poi ricattarle. Quello che gli inquirenti stanno cercando di capire è chi siano i carnefici e chi le vittime. Tutto il mondo sta aspettando di vedere quanto a fondo andranno le indagini e quali saranno i prossimi vip travolti dallo scandalo.