Matthew Perry è morto a soli 54 anni, nell’ottobre del 2023, lasciando attoniti il mondo dello spettacolo e i suoi fan. La sua morte è avvenuta a causa degli effetti della ketamina ma, secondo quanto attestato dal medico legale, altri fattori avevano contribuito al decesso, tra cui l’annegamento, la sua malattia coronarica e gli effetti della buprenorfina.
Le indagini hanno riguardato soprattutto le circostanze dell’overdose e sono partite lo scorso dicembre, dopo la pubblicazione del rapporto del medico legale, per cercare di stabilire la provenienza della ketamina usata dall’ex Chandler di Friends.
Lo stesso Perry aveva parlato apertamente della terapia a base di ketamina, che aveva intrapreso per contrastare la sua depressione, ma il rapporto del medico legale aveva chiarito subito che quella presente nel suo organismo al momento della morte ”non poteva provenire da quella terapia per infusioni”.
Le indagini, che hanno coinvolto il dipartimento della polizia di Los Angeles, la DEA e l’ispezione postale degli Stati Uniti, stanno volgendo al termine e proprio ora una fonte di People interna alla polizia ha dichiarato che saranno accusate più persone a seconda della decisione del Procuratore degli Stati Uniti di sporgere denuncia o meno.
Non sono stati resi noti i nomi delle persone coinvolte nell’indagini, ma altri magazine hanno riportato la notizia del sequestro, da parte della polizia, di un iPhone e un laptop all’attrice Brooke Mueller, ex moglie di Charlie Sheen. La donna si è dimostrata subito molto collaborativa e non è stata arrestata, ma si è rivolta comunque ad un avvocato.
Matthew Perry aveva lottato per anni con la dipendenza da droghe e alcol, seguito un percorso di riabilitazione e condiviso le sue esperienze con il grande pubblico nella sua autobiografia Friends, Lovers and the Big Terrible Thing, per sensibilizzare sull’argomento: “Volevo parlarne nel momento in cui mi fossi sentito al sicuro, senza il pericolo tornare nuovamente al lato oscuro” aveva raccontato a People nel 2022 riguardo il suo libro. “Ho aspettato di essere sobrio, lontano dall’alcolismo e dalla dipendenza, per scriverne. Ero piuttosto sicuro che avrei aiutato le persone, se lo avessi fatto”.