L’ìincubo del momento si chiama Huggy Wuggy ed è il personaggio di un videogioco, conosciuto anche in forma di pupazzo di peluche, che piace molto ai bambini, ma fa preoccupare i genitori. Vediamo nel dettaglio cos’è Huggy Wuggy e cosa c’entrano i Me contro Te col successo di questo mostro mostro che, in teoria, i ragazzi sotto i 13 anni non dovrebbero neanche conoscere.
Huggy Wuggy è uno degli antagonisti del videogioco survival horror Poppy Playtime, vietato ai minori di 13 anni, il cui primo capitolo, per Microsoft Windows, è uscito nell’ottobre 2021 (un secondo capitolo è in arrivo nel 2022).
Il giocatore, nei panni di un ex dipendente della Playtime Co, deve introdursi in una fabbrica dell’azienda nella quale, dieci anni prima, altri dipendenti sono scomparsi nel nulla. Andando avanti nel gioco scopriamo che il pupazzo Huggy Wuggy, mascotte dell’azienda dalle lunghe braccia e dai denti aguzzi, ha preso vita ed è una creatura malvagia.
Il pupazzo blu con la bocca rossa, ispirato al personaggio del videogame, ha le braccia lunghe, una lunga fila di denti aguzzi, ed ha un aspetto buffo e inquietante, al tempo stesso. Huggy Wuggy, come suggerisce il nome, ama essere abbracciato, ma i suoi abbracci sono “per sempre, fino al tuo ultimo respiro” e i suoi denti “ti lasciano sanguinante”, come spiega minacciosamente una delle canzoni che accompagnano i video dell’horror monster.
Ma allora perché un peluche, che riprende un personaggio così inquietante, tratto da un video gioco vietato, è diventato popolare tra gli under 13 italiani? La risposta è semplice: tutta colpa dei Me contro Te. I due youtuber , popolarissimi tra i piccoli e con un target di pubblico sotto i tredici anni. hanno pubblicato sul loro canale una serie di video con protagonista proprio il famigerato Huggy. Wuggy. In breve tempo il mostro è diventato popolare tra i bambini che lo hanno inserito anche in numerosi video pubblicati su TiK Tok.
Alcuni genitori temono che Huggy Wuggy possa dare occasione a qualche malintenzionato di rilanciare fenomeni social come quello di Jonathan Galindo, un gioco estremo, che in passato ha spinto alcuni bambini a farsi del male per “seguire l’uomo col cappuccio”, come scrisse un ragazzino di 9 anni, prima di lanciarsi nel vuoto. Ricordiamo che il personaggio del gioco, con una maschera che ricordava vagamente Pippo, il cartone della Disney, chiedeva l’amicizia ai bambini sui social per poi sfidarli in una serie di challenge da superare.