Assomiglia a Jack Black in Nacho Libre, ma anche un po’ ad Abatantuono prima maniera o ad un personaggio Pixar: è Nick Ponzio è il lanciatore del peso italo americano che alle Olimpiadi di Atletica di Eugene ha conquistato i social anche per la sua simpatia e per il suo look: capelli folti e neri, baffoni e corporatura imponente. Nick è alto 1.83, pesa 145 kg ed è nato a La Jolla (a San Diego, in California) nel 1995 e nelle ultime settimane  si è fatto notare per le sue smorfie davanti alle telecamere e le sue dichiarazioni sul cibo. Ma non è tutto, scopriamo chi è il leggendario Nick Ponzio e i dettagli sulla sua vita e la sua carriera.

Nick Ponzio è nato il 4 gennaio 1995 a La Jolla, una località turistica situata nella città di San Diego, in California (USA). È alto 183 centimetri e pesa 145 chilogrammi. Nicholas James Ponzio, detto ‘Nick’, ha origini italiane da parte del bisnonno Francesco, siciliano di Paceco, in provincia di Trapani. Ha iniziato la sua carriera di lanciatore del peso a 17 anni alla University of Southern California,  nel 2019 e si è trasferito in Arizona, per allenarsi al Mesa Community College. Il 15 giugno 2021 ha ottenuto la cittadinanza italiana, dopo pochi giorni è diventato campione italiano e ha debuttato sotto la nostra bandiera alle Olimpiadi di Tokyo. Detiene, con la misura di 21.61 metri, il record italiano indoor. Il suo personale all’aperto è di 21,83 metri.

Gli italiani hanno scoperto Nick durante i Mondiali di atletica appena disputati a Eugene e i social sono impazziti per le sue smorfie davanti alle telecamere. Per  qualcuno sembra un personaggio uscito da un film d’animazione o un personaggio di Jack Black, ad altri invece ricorda Diego Abatantuono di Eccezzziunale veramente. Laureato in psicologia, Nick Ponzio parla poco in italiano, anche se ha promesso di impararlo velocemente. Dopo la gara che lo ha qualificato alla finale dei mondiali, ha detto al giornalista che lo stava intervistando: “Ora mi merito una bella cena, tra le 12mila e le 14mila calorie. Papà mi ha insegnato che non si lascia nulla nel piatto”.

 

Il giorno dopo Nick Ponzio si è qualificato solo al nono posto, una gara sottotono rispetto alle precedenti (forse aveva esagerato con la pasta?) Eppure poche ore prima aveva detto “Mi sento veramente bene, sono convinto che la finale possa andare alla grande e spero di uscirne con una medaglia”: Purtroppo non è andata così, ma siamo sicuri che Ponzio in futuro troverà il modo di riscattarsi.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.