A gennaio 2023, dopo le famigerate Feste, torna alla ribalta dei social network la dieta della masturbazione. Arriva dal Giappone l’assurdo studio che parla di autoerotismo e che specifica come praticarlo cento volte al mese porterebbe ad un sensibile dimagrimento. A fare l’incredibile scoperta, ormai nel lontano 2013, è stato il medico Hideo Yamanaka.

Questo regime alimentare prevede pochi sacrifici, ma la volontà di masturbarsi per tre volte al giorno. Secondo il medico la strategia per perdere peso sarebbe però riservata solo agli uomini, visto che comprende la eiaculazione come motivo per attivare il metabolismo di base dei muscoli, inducendo a bruciare calorie e di conseguenza a bruciare il grasso in eccesso.

La cosa divertente è che il regime alimentare prevede anche di abbinare uno stile di vita sano e decisamente equilibrato unito alla costanza proprio nella masturbazione. Anche se servirà uno sforzo intenso, tanto che si consiglia, e fa sorridere la cosa, che l’atto di autoerotismo duri almeno quindici minuti a volta. Questo perché il rilascio di ossitocina e dopamina migliora anche l’umore e rende più facili le scelte a tavola.

La dieta della masturbazione di sicuro sui social network è un nuovo pretesto per simpatiche battute, come quella più ovvia che sta circolando. Sono molti gli utenti che infatti si divertono, assicurando che il regime alimentare non funziona. L’intuizione su cosa abbiano provato a fare per dirlo è abbastanza deducibile.

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Nato a Roma nel 1986, Matteo Fantozzi è direttore editoriale di alcune testate giornalistiche che si occupano di sport, spettacolo e cinema tra cui JuveLive.it e CheMusica.it. Per anni redattore de IlSussidiario.net è autore di decine di saggi cinematografici come "Gabriele Muccino, il poeta dell'incomunicabilità" e "La bibbia di Scream". Autore di numerosi cortometraggi, tra cui "Perverso Stato Mentale", sta lavorando anche a diversi documentari. In passato ha collaborato come responsabile del backstage di corsi cinematografici tenuti da Sergio Rubini e Michele Placido.