Diventare una star da giovanissima porta fama e opportunità, ma ha anche un lato oscuro: essere costantemente sotto i riflettori e, di conseguenza, bersaglio di critiche spesso ingiuste. Lo sta vivendo sulla propria pelle Millie Bobby Brown, che a soli 21 anni è finita nel mirino dei media per un motivo assurdo: il suo aspetto. Secondo alcuni titoli, la giovane attrice “sembra troppo adulta”, al punto da essere paragonata a una quarantenne.

Da mesi, l’attrice è al centro di articoli e post che analizzano il suo aspetto fisico. Il culmine si è raggiunto con il tour promozionale del suo nuovo film, The Electric State, in cui Millie appare con un look più maturo e sofisticato. Alcuni media, tra cui il Daily Mail, hanno pubblicato titoli come Perché la Gen Z come Millie Brown invecchia così male?, insinuando che il suo aspetto non sia all’altezza della sua età anagrafica. A rendere il tutto ancora più assurdo, è stato pubblicato un articolo in cui l’ha addirittura scambiata per la madre della sua sorella minore, Ava, durante un’uscita a Los Angeles. Un’accusa surreale, che sottolinea quanto il corpo e l’immagine delle giovani donne vengano continuamente messi sotto la lente d’ingrandimento.

Millie sotto attacco anche su Instagram

Anche sul suo profilo Instagram le critiche non si fermano. Sotto un suo post, pubblicato una settimana fa e fissato in alto sulla griglia, si è scatenata una pioggia di commenti negativi. Tra i più crudeli, qualcuno ha scritto: “This is not honeymoon glow. You look 47“, ovvero “Questa non è la luminosità della luna di miele. Sembri una 47enne“. E ancora: “È triste, è passata dall’avere 18 anni a sembrarne 40 in un solo anno“, oppure:” Tutti cercano di sembrare più giovani, ma lei è l’unica che a 21 anni vuole sembrare più vecchia“. Commenti sprezzanti che hanno ottenuto centinaia di Mi Piace, dimostrando quanto sia diffusa questa forma di body shaming mascherata da opinione.

La risposta di Millie Bobby Brown

Di fronte a questa ondata di critiche, Millie Bobby Brown non è rimasta in silenzio. In un video pubblicato su Instagram, ha risposto con fermezza a questi attacchi, denunciando il comportamento di alcuni giornalisti e utenti del web: “Questo non è giornalismo, è bullismo“. Millie Bobby Brown ha sottolineato quanto trovi inquietante che degli adulti dedichino il loro tempo ad analizzare il suo aspetto fisico, le sue scelte e il suo corpo. Ha inoltre evidenziato come sia ancora più grave il fatto che alcuni di questi articoli sono scritti da donne, facendo notare l’ipocrisia di un sistema che parla di supportare le giovani donne, ma che, nei fatti, le critica e le demolisce per ottenere visibilità e clic. Non solo, l’attrice ha aggiunto dicendo che attacchi come questi non riguardano solo lei, ma ogni giovane donna che cresce sotto i riflettori.

“Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta. Mi rifiuto di rimpicciolirmi per soddisfare le aspettative irrealistiche di persone che non riescono a sopportare di vedere una ragazza diventare una donna. Non mi vergognerò del mio aspetto, di come mi vesto o di come mi presento”.

I social media, purtroppo, sono spesso terreno fertile per le frustrazioni di chi cerca di proiettare insicurezze e giudizi sugli altri. Questo continuo bombardamento di commenti negativi, che spesso colpisce soprattutto le donne, alimenta una cultura tossica basata sull’apparenza e sull’autoaffermazione. La visibilità che queste piattaforme offrono consente a chiunque di esprimere opinioni, ma purtroppo anche di diffondere critiche ingiustificate. In un mondo in cui l’immagine è tutto, l’attacco a Millie Bobby Brown non è che l’ennesimo esempio di come i social possano amplificare giudizi superficiali, ignorando la complessità e la giovinezza di chi viene criticato.

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Animatrice sociale e teatrale con la passione per la scrittura, il cinema e le serie televisive.