Nei negozi di giocattoli presto sarà esposta la prima Barbie transgender, una nuova bambola ispirata a Laverne Cox, star di Orange is the New Black: un importante riconoscimento che l’attrice ha ottenuto alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno. La Barbie, negli Stati Uniti, costerà 39,99 dollari, e sarà in vendita nei principali rivenditori della Mattel e sul sito web dell’azienda di giocattoli.

 

Laverne Cox è destinata a diventare ancora di più una leggenda per la comunità LGBTQIA+, dopo essere stata la prima transgender ad essere candidata per un premio Emmy in un ruolo di attrice, la prima ad apparire sulla copertina del magazine TIME e la prima a ricevere nel 2015 una statua di cera al museo Madame Tussaud’s, oggi la Cox è la prima persona ad aver ispirato una Barbie in versione transgender. “Non vedo l’ora che i fan trovino la mia bambola sugli scaffali dei negozi e abbiano l’opportunità di aggiungere alla loro collezione una Barbie modellata su una persona transgender“, ha detto Laverne in una dichiarazione rilasciata a Page Six.

 

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L’attrice, cpmtattata da People, ha raccontato che l’esperienza è stata “surreale” e ha aggiunto: “Non posso crederci. Adoro il suo vestito”. Laverne Cox ha parlato anche dell’importanza simbolica dell’evento “questa decisione della Mattel dà speranza alle persone trans in un anno in cui oltre 250 atti legislativi anti-trans sono stati introdotti nelle legislature statali del nostro paese“.

In una dichiarazione a Today, l’attrice di Inventing Anna ha parlato del suo rapporto con le bambole e di come sia rimasta traumatizzata da bambina, quando la madre si rifiutava di lasciarla giocare con le Barbie.

 

La Barbie di Laverne Cox indossa un corsetto bordeaux e una gonna lunga e trasparente, inoltre ha come bonus un vestito particolare. Alla Mattel infatti hanno pensato “ad un vestito che può staccarsi e diventare più abiti“, ha detto l’attrice “quindi hanno creato una tuta argentata scintillante con stivali attaccati che Barbie indossa sotto il suo vestito rosso“.

 

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.