Anna Maria Bernini ha giurato al Quirinale sulle note di T’Appartengo di Ambra. La ministra dell’Università ha pubblicato i video della sua mattinata al Quirinale nelle sue stories su Instagram con una sua personale playlyst. Nonostante le stesse siano state cancellate dalla Bernini, i video sono diventati virali sui social.

Stamattina al Quirinale il Governo di Giorgia Meloni ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insidiandosi ufficialmente in attesa del passaggio di consegne con il precedente capo del Governo Mario Draghi. Tra i ministri scelti da Giorgia Meloni c’è Anna Maria Bernini, a cui è stato affidato il dicastero dell’Università.

Anna Maria Bernini, 57 anni, di Bologna, capogruppo uscente di Forza Italia al Senato, ha scelto un modo a dir poco singolare per raccontare ai suoi follower su Instagram la sua mattinata speciale. La deputata del partito di Silvio Berlusconi ha pubblicato delle storie con una serie di canzoni in sottofondo.

Nella prima storia, quella che la riprende mentre sta per entrare nel palazzo del Quirinale, come sottofondo ha scelto  Un Nuovo Inizio interpretato da Noemi, il brano usato dalla Disney per la campagna globale Noi Principesse Sempre. Il secondo brano è stato Emozioni di Lucio Battisti.

All’interno del Quirinale, poco prima di giurare, il brano messo dalla ministra dell’Università è stato Vado al Massimo di Vasco Rossi. L’apoteosi è arrivata con il brano finale, quello scelto per il momento del giuramento è stato T’appartengo di Ambra. Poche ore dopo, Anna Maria Bernini ha cancellato le storie, ma i video ormai sono diventati virali.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.