Amici Miei è un film che ha fatto la storia del cinema italiano e non solo. Per questo fa strano sapere che il Bar Necchi di Firenze, teatro di numerose zingarate, è stato messo all’asta. Il locale era chiuso da tempo dopo il fallimento.

Il Bar Necchi si trova in via de’ Renai al civico 17R, precisamente nel quartiere San Niccolò di Firenze. Nella trilogia, ideata da Pietro Germi ma diretta da Mario Monicelli nei primi due capitoli e da Nanni Loy nel terzo, il bar era un luogo sacro, quello dove i protagonisti si riunivano per organizzare i loro scherzi. Proprietario del locale era Guido Necchi, interpretato nel primo film da Duilio Del Prete e negli altri due da Renzo Montagnani, che abitava al piano di sopra insieme alla moglie Carmen, interpretata da Franca Tamantini.

Sono innumerevoli le sequenze storiche legate a quel locale, come quella in cui i protagonisti adescano un anziano facendogli credere di essere dei mafiosi pronti a fargli fare soldi facili ma mettendolo nei guai. Sempre attorno al biliardo Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Gastone Moschin e gli altri organizzano piani stravaganti per dare una svolta alle loro tristi e mediocri vite. Proprio su questo modo di fare nasceva una commedia all’italiana che fece scuola un po’ in tutto il mondo.

Sono questi i motivi per cui diventa ancor più triste la notizia che il Bar Necchi di Amici Miei è finito all’asta, sperando che i nuovi proprietari ne rispettino la storia.

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Nato a Roma nel 1986, Matteo Fantozzi è direttore editoriale di alcune testate giornalistiche che si occupano di sport, spettacolo e cinema tra cui JuveLive.it e CheMusica.it. Per anni redattore de IlSussidiario.net è autore di decine di saggi cinematografici come "Gabriele Muccino, il poeta dell'incomunicabilità" e "La bibbia di Scream". Autore di numerosi cortometraggi, tra cui "Perverso Stato Mentale", sta lavorando anche a diversi documentari. In passato ha collaborato come responsabile del backstage di corsi cinematografici tenuti da Sergio Rubini e Michele Placido.