S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy è l’ultima versione dell’amatissimo sparatutto survival sviluppato da GSC Game World. In questa nuova edizione, le migliorie apportate dal team sono prettamente di stampo grafico. La collector include la prima trilogia, composta da S.T.A.L.K.E.R. Shadow of Chornobyl, S.T.A.L.K.E.R. Clear Sky e S.T.A.L.K.E.R. Call of Prypiat. Abbiamo provato tutti e tre i capitoli della saga su una PlayStation 5.
Si vis pacem, para bellum

Se vuoi la pace, preparati alla guerra e, se sei pronto alla guerra, devi essere pronto anche a morire. S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy mette in chiaro sin da subito questo concetto e ci getta in un mondo crudele e desolato, nel quale potremo contare solo sulla nostra abilità con le armi. Ogni passo che percorriamo all’interno della Zona è potenzialmente l’ultimo, cosa che ci spinge a pesare ogni decisione. Spesso, tuttavia, questo non è possibile perché le IA dei nemici sono subdole e sanno sempre come circondarci e metterci in difficoltà.
È proprio questo uno degli elementi caratteristici del gioco e, ovviamente, di questa nuova edizione. Tuttavia, i nostri avversari in S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy hanno dei comportamenti piuttosto ambigui. Se, infatti, è vero che affrontarli allo scoperto o senza pensare a una tattica equivale quasi sicuramente a una sconfitta (o una serie di sconfitte, una più frustrante dell’altra), è anche vero che in alcuni casi la loro intelligenza mostra dei limiti piuttosto incomprensibili. Capita, infatti, che in alcune situazioni i nemici non sappiano bene come comportarsi e rimangano semplicemente fermi a subire i nostri colpi.
Nello specifico, se arretriamo a sufficienza in alcuni ambienti, sembra che i nemici non possano più colpirci e si limitino a muoversi da sinistra a destra in cerca di uno spiraglio per attaccare anche se siamo in piedi e senza coperture. D’altro canto, però, gli NPC sono solitamente molto svegli e sfruttano tattiche variegate per metterci in difficoltà come rifugiarsi all’interno degli edifici, accucciarsi nei cespugli o stare sdraiati dietro gli angoli delle case. Il livello di sfida di questo S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone, al netto dei difetti segnalati, rimane piuttosto arduo per qualsiasi giocatore.
Se non bastassero mutanti e umani a farci rischiare costantemente la vita, il titolo sviluppato da GSC Game World ci spinge a guardarci bene anche dall’ambiente. Radiazioni e anomalie, infatti, minacciano costantemente di ucciderci sul colpo. Solo grazie alla giusta combo di circospezione, risorse e artefatti possiamo pensare di sopravvivere all’interno della Zona. Si tratta di meccaniche che, seppur ormai invecchiate, riescono ancora a intrattenerci come la prima volta e, pertanto, si confermano come una delle principali frecce all’arco di S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy.
Se bello vuoi apparire…

La principale novità di questo S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone è legata al suo comparto grafico. GSC Game World, infatti, ha rivisto l’aspetto estetico di tutti e tre i capitoli della prima trilogia per adeguarli agli hardware moderni, lavorando allo stesso tempo sulle prestazioni del suo survival. Tutte le texture, dunque, sono state aggiornate e, adesso, offrono un’impatto visivo veramente notevole.
Girare per la Zona di notte, sotto una pioggia scrosciante o attendere l’alba in un rifugio, mentre un nostro alleato suona la chitarra vicino a un falò, rimane un’esperienza che ci fa immergere appieno nella realtà post nucleare di S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy. Vedere il cielo che si inizia a colorare della tenue luce dell’alba, o che si tinge di rosso in un tramonto incandescente ci fa apprezzare ulteriormente la meraviglia di universo narrativo che GSC Game World ha saputo creare. Che si tratti dell’interno del reattore nucleare o di una palude popolata da cinghiali mutanti, ogni area di gioco ha una propria identità e cattura lo sguardo.
Allo stesso modo, anche sugli NPC è stato fatto un ottimo lavoro. Ogni personaggio non giocante, infatti, è composto da modelli piuttosto dettagliati che riescono a riprodurre espressioni facciali variegate. Lo vediamo soprattutto quando andiamo a uccidere un soldato nemico e, avvicinandoci, notiamo il suo volto contorto in una maschera di dolore, ma lo vediamo anche nei mutanti. Che si tratti di un cane selvaggio, un cinghiale o un controller, le texture rivisitate riescono a esaltare ogni minaccia offerta dalla Zona.
S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy: non è tutto oro quello che luccica

Sotto un cofano lucente e adornato da una nuova livrea, S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone soffre di alcune carenze che risultano, ad oggi, piuttosto fastidiose. In primis, sulla PlayStation 5 utilizzata per testare il titolo, la mappatura dei comandi risulta un po’ macchinosa e a tratti irritante. Se vogliamo sporgerci da un riparo, infatti, l’unico modo è quello di premere L2 per mirare con la nostra arma e uno tra L1 e R1 per inclinare il corpo a sinistra o a destra. Se aggiungiamo, tuttavia, che dobbiamo premere anche R2 per fare fuoco e muovere i due analogici per spostarci e mirare il bersaglio, ci rendiamo presto conto di come questa meccanica risulti piuttosto arrugginita e poco idonea a un pad.
Allo stesso modo, pesa la scelta di lasciare i salvataggi prevalentemente in manuale. Sono presenti pochissimi salvataggi automatici e, nel resto dei casi, dovremo ricordarci di salvare manualmente. Considerando la frequenza elevata di volte in cui moriremo durante le nostre scorribande per la Zona, questo difetto rischia di pesare molto soprattuto sui giocatori console. Mentre, infatti, su PC possiamo settare un tasto di salvataggio rapido per non interrompere eccessivamente la nostra esplorazione, su console ci troviamo costantemente a mettere in pausa per salvare. Siamo consapevoli che si tratta di un titolo datato i cui comandi sono stati pensati per la versione PC, ma da un’edizione per console uscita a distanza di così tanti anni ci saremmo onestamente aspettati qualcosa di meglio.
A questo aggiungiamo che, prevalentemente su S.T.A.L.K.E.R. Clear Sky, non mancano una serie di glitch grafici che, in alcuni casi, vanificano l’ottimo lavoro fatto sulle texture ed espongono qualche difettuccio sul lato tecnico che non è ancora stato risolto. In questo caso, tuttavia, non si tratta di un qualcosa di onnipresente o che rende il titolo di GSC Game World ingiocabile. Parliamo prevalentemente di alcune texture che scompaiono per pochi istanti quando giriamo la visuale o di effetti particellari che si attivano in luoghi sbagliati, come foglie trasportate dal vento in edifici chiusi.
Infine, vi avremmo voluto consigliare di rimanere sulla vecchia edizione di questa fantastica trilogia, dal momento che, a nostro avviso, delle semplici migliorie grafiche non sono sufficienti a giustificare l’acquisto di S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone Trilogy. Tuttavia, sembra che attualmente questa edizione sia l’unica in commercio e venga venduta a circa quaranta euro. Trattandosi di poco più di dieci euro a gioco, dunque, ci sentiamo di consigliare l’acquisto prevalentemente a chi non ha mai provato l’opera di GSC Game World. Per tutti coloro che possiedono la versione precedente di S.T.A.L.K.E.R., invece, piattaforme come GOG offrono l’upgrade automatico e gratuito a questa Enhanched Edition.
Conclusioni
Sebbene questa S.T.A.L.K.E.R.: Legends of the Zone sia poco più che una riedizione grafica della classica trilogia di S.T.A.L.K.E.R, il titolo di GSC Game World rimane comunque un’opera valida per tutti coloro che cercano un survival carico di sfide. Le nuove texture sono un lifting che ringiovanisce un gioco che sta ormai per compiere vent’anni e contribuiscono a renderlo appetibile per una nuova generazione di giocatori. Di contro, però, questa nuova edizione di S.T.A.L.K.E.R. non è né una remastered né, tantomeno un remake e si porta dietro tutta una serie di meccaniche rivedibili e di problematiche più o meno note che penalizzano l’esperienza finale dell’utente.
Cosa ci è piaciuto
- Nuova grafica stupenda
- L'atmosfera nella zona è sempre coinvolgente
- Livello di sfida molto alto
Cosa non ci è piaciuto
- IA non sempre al top
- Comandi arrugginiti
- Mancano migliorie sotto l'aspetto tecnico