Il genere degli extraction shooter ha sempre diviso l’opinione dei videogiocatori, almeno da quanto ricordo. C’è chi si lascia affascinare da queste dinamiche e chi, invece, le respinge, intuendo fin da subito come si evolveranno. Questi titoli, molto popolari negli ultimi anni, come Escape From Tarkov o Deep Rock Galactic, hanno spinto Bandai Namco a lanciare un nuovo gioco ispirato a un anime non molto conosciuto in Italia.

L’obiettivo non è solo entrare in un mercato in espansione, ma anche offrire un prequel videoludico alla serie animata citata. Disponibile per PlayStation 5, Xbox e PC, il gioco permette ai giocatori di vestire i panni di un Drifter, un sopravvissuto in un futuro post-apocalittico che raccoglie cristalli AO, una risorsa rara e fondamentale per la salvaguardia del pianeta. La loro missione principale è esplorare un mondo devastato, affrontando creature xenomorfe per raccogliere questa risorsa vitale.

In viaggio, i giocatori sono accompagnati da un partner AI, un Magus, che li assiste con guida e suggerimenti importanti. Il legame con l’AI assume un ruolo cruciale, non solo per ottimizzare le performance in combattimento, ma anche per sviluppare una connessione profonda che influirà sull’evoluzione della trama. Senza perdere altro tempo, ecco la nostra recensione di Synduality: Echo of Ada.

Synduality: Echo of Ada, un gameplay semplice, ma punitivo

Una sequenza di gioco di synduality echo of ada
Esplorazione del mondo di gioco di Synduality Echo of Ada. Fonte, Bandai Namco.

Essendo profondamente radicato nel genere, Synduality ha il merito di intrattenere grazie a un gameplay semplice, ma al contempo punitivo. Tuttavia, c’è un aspetto da considerare: le meccaniche, pur risultando divertenti e coinvolgenti a primo impatto, richiamano in qualche modo le dinamiche del classico pay to win.

Sebbene l’idea di scegliere con cura e difendere a tutti i costi il proprio carico possa sembrare affascinante per un giocatore meno esperto, la realtà può essere diversa. Difendersi è uno degli aspetti cruciali del gameplay, poiché il gioco non solo permette di acquistare oggetti per potenziare il tuo Cradle Coffin, il Mecha messo a disposizione, ma rischi anche di perderli definitivamente dopo un singolo scontro. Esatto, avete capito bene: ciò che avete accumulato in ore di grinding, o acquistato tramite un pass specifico, verrà rimosso dal vostro equipaggiamento se venite eliminati durante la fase di estrazione.

Una scelta che, con il tempo, potrebbe annoiare o frustrare gli appassionati di extraction shooter, soprattutto a causa di una mappa che non brilla per dettaglio e qualità.

Una mappa poco approfondita

Una sequenza di gioco di Synduality Echo of Ada
Alcune strutture presentano nemici letali. Fonte, Bandai Namco.

Il mondo di gioco, purtroppo, risulta (almeno per ora) vuoto e ripetitivo. Se, come accennato prima, Synduality può risultare interessante o coinvolgente nelle prime ore grazie al suo ciclo di gioco, col passare del tempo rischia di annoiare, complice anche una cura dei dettagli poco approfondita, che non riesce a soddisfare appieno un videogiocatore più esperto.

Ad esempio, il roster di nemici è poco ispirato e si concentra quasi esclusivamente sugli stessi tipi di creature: gli Enders, che sembrano un chiaro richiamo agli angeli di Evangelion, e i Chaser, esseri a quattro zampe che possono essere abbattuti con due semplici colpi di spada. Un altro elemento che lascia perplessi è la modalità di interazione con gli altri giocatori online. Si può tentare di collaborare o fare amicizia con un semplice “ciao”, ma si può anche trovarsi di fronte a richieste di tregua, a causa della difficoltà menzionata in precedenza.

La maggior parte delle volte, però, ci troveremo a interagire con giocatori che non vedono l’ora di farci perdere tutto ciò che abbiamo accumulato o acquistato. Per alcuni, questa può essere una sfida, ma alla fine, una volta completata l’esperienza, la frustrazione tende a prevalere su tutto. Graficamente, Sinduality si inserisce senza problemi tra i titoli della nuova generazione, con una resa visiva pulita e, sotto certi aspetti, molto colorata, ma nulla che non sia già stato visto in altre opere del genere. Tuttavia, il gioco offre alcuni spunti interessanti, come i tutorial narrati in stile Cuphead da una bambola di pezza parlante. Sì, avete letto bene.

Un titolo in costante aggiornamento?

Una sequenza di gioco di Synduality Echo of Ada
Uno scontro con altri mech in Synduality Echo of Ada. Fonte, Bandai Namco.

Tuttavia, siamo solo all’inizio e i produttori potrebbero avere ancora molto da raccontare e mostrare. Essendo un extraction shooter, è lecito aspettarsi dei consistenti aggiornamenti da parte degli sviluppatori nei prossimi mesi, che, se realizzati con la giusta visione, potrebbero ampliare il mondo di gioco e arricchirlo con nuove creature, offrendo qualche novità interessante.

Al momento, però, quello che ci troviamo davanti è un titolo che può risultare divertente nelle prime ore, ma che rischia di allontanare facilmente i giocatori una volta compresa la struttura piuttosto semplice e il sistema delle risorse acquistabili. In sintesi, un prodotto senza infamia né lode.

La recensione in breve

6.0 In Evoluzione

Synduality Echo of Ada è un titolo che, al netto dell'ottima impostazione tecnica, manca totalmente di contenuti. A fare da cornice, c'è un invasivo sistema pay to win che rende la progressione, già lenta di suo, ancor più frustrante grazie ad altrettante meccaniche che rendono le partite estremamente punitive.

  • Voto ScreenWorld 6
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