C’era un film, anni fa, che ebbe un notevole successo. Si intitolava Sweeney Todd – Il Diabolico Barbiere di Fleet Street, alla regia c’era Tim Burton e il protagonista principale era interpretato da Johnny Depp. La nostra recensione di Ravenous Devils, sviluppato dal team italiano Bad Vices Games, non poteva che aprirsi con queste premesse, perché questo videogioco, tanto per capirci, segue le atmosfere del libro scritto da James Malcolm Rymer e Thomas Peckett Prest.
Tirando fuori dal cilindro qualcosa di inaspettato e coinvolgente, spaventoso e macabro, ci sentiamo sin da subito di dirlo senza troppe cerimonie: Ravenous Devils è un buon videogioco con ottime idee e con uno scopo. Ma procediamo con ordine. I suoi protagonisti sono due sposini che sembrerebbero una coppia comune, se non avessero qualcosa da nascondere. Invece, come accade con le storie a tinte horror che ci piacciono tanto, Percival e Hildred sono due personaggi che di scheletri nell’armadio – ma non solo – ne hanno parecchi. In fondo, sono serial killer.
Ravenous Devils
Genere: Simulazione
Piattaforma: PS4/PS5, XBOX One/S/X, Nintendo Switch, PC
Uscita: 29 aprile 2022
Studio: Bad Vices Games
La storia più semplice è anche quella più gustosa
Ma come far scomparire un corpo in una metropoli vasta e imprevedibile? A questo ci pensa Hildred, che sminuzza i cadaveri preparando salsicce, bistecche e tortini di carne che rivende, successivamente, ad altri ignari clienti. Questa è un’associazione a delinquere, dirà qualcuno, e pensateci un po’: tocca a noi farla funzionare nei minimi dettagli.
La trama del gioco, inserita in maniera leggera e fluida, è godibile e appagante, e propone una storia dal ritmo lento ma ben congeniato. I personaggi accompagnano la narrazione muovendosi attraverso una storia che li vede in contrapposizione al Signor J, un ricco uomo d’affari che promette una lauta ricompensa ai due sposini per un banchetto al lume di candela e carne umana. Senza fare troppi spoiler, l’obiettivo principale della nostra missione, oltre a far crescere le nostre attività, è uccidere i bersagli segnalati da questo singolare personaggio, per preparargli una cena indimenticabile.
Cucinare qualcuno non è mai stato così divertente
Come accennavamo prima, il team italiano è stato capace di sviluppare un videogioco intelligente e profondo, arrivando all’obiettivo con estrema semplicità. Pensiamo infatti che sia riduttivo considerarlo un simulatore, siccome la produzione dei Bad Vice Games ha una logica che appartiene ai gestionali più iconici del panorama dei videogiochi. Ma unendo queste due anime, il gameplay di gioco risulta fluido e strutturato, arrivando all’obiettivo.
Dopo un tutorial esaustivo, infatti, ci vengono date le chiavi dei negozi dei due amanti. Gestire un locale è complesso, sia chiaro, ma avere una buona reputazione lo è ancora di più. Mentre Percival attira i clienti, vestendo i manichini con gli abiti presi da altri sfortunati, Hildred rimpingua gli espositori di tortine, bistecche e stuzzichini di vario genere. Ogni ingrediente, infatti, è importante al fine di garantire l’appagamento e la soddisfazione dei clienti da attirare nella nostra rete. Insomma, in Ravenous Devils è importante il guadagno quanto lo è la qualità, e avanzando nell’esperienza si sbloccano nuovi strumenti come l’insaccatore per le salsicce, dei tavoli di lavoro per cucinare più rapidamente e delle nuove ricette una volta scoperti dei nuovi ingredienti.
Per esempio, qualora volessimo cucinare un tris di proposte della casa, potremmo preparare delle salsicce, una bistecca e della carne macinata, mettendola poi in forno in attesa che sia pronta. Nel frattempo, sbrigate queste piccolezze, è necessario avere sempre della carne da preparare, e dunque conservare almeno tre cadaveri da mutilare e sminuzzare, se fossimo in difficoltà. Le nostre attività necessitano di corpi freschi, e questo compito spetta a Percival, che si occupa di uccidere coloro che entrano nella sartoria. Alle volte le scusanti sono le misure, altre volte per mostrare qualcosa di non meglio specificato a un cliente, ma il fine è sempre quello: uccidere per guadagnare.
Armato di una forbice affilati, Percy – che chiameremo così – si libera dei cadaveri attraverso la botola collegata alla cucina di Hildred, sistemando i vestiti alla cucitrice e vestendo i manichini. Sembra facile ma non lo è per niente, specie quando si avanza nell’esperienza, cercando di coordinarsi al meglio con tutte le azioni da compiere. Se c’è una cosa che ci è piaciuta molto, infatti, è stato evolvere i negozi attraverso un menù dedicato che abbiamo trovato intuitivo e semplice. Guadagnare è sempre utile quanto lo è spendere, e investire nelle migliorie della sartoria, del pub, della cucina e della serra garantisce tanti altri benefici. Gli introiti, oltre ad aumentare in maniera intelligente se vengono fatte le spese giuste al momento adatto, permettono di personalizzare i nostri protagonisti con un look all’ultimo grido.
Tanti videogiochi, spesso, peccano di ripetitività. Alle volte si cercano i gameplay profondi e indimenticabili, eppure esistono scelte di game design che arrivano allo scopo in maniera intelligente senza dover confezionare qualcosa di troppo intricato e complesso. Ravenous Devils propone un sistema di gioco che coinvolge e trascina, e risulta appetibile per chiunque voglia andare ben oltre le classiche esperienze.
Uno stile degno di Tim Burton
Anche se Ravenous Devils è ambientato in un singolo luogo riesce ad offrire un’ambientazione ispirata, disturbante e angosciante come se ci fosse stato Tim Burton alla regia. Le atmosfere che abbiamo provato, mentre assistevamo a cutscene violente e brutali, ci hanno spaventato e inquietato a tal punto che, per un momento, solo sentire il rumore di un’accetta che sminuzza una gamba è diventato disturbante. Abbiamo provato inquietudine, ansia e paura per diversi momenti ascoltando le parole dei coniugi mentre preparavamo un altro pasto per un cliente o ne uccidevamo uno per impossessarci dei suoi indumenti. Nonostante qualche problema tecnico, il gioco ha caricamenti rapidi e con texture ben definite anche su Series S, la macchina su cui lo abbiamo giocato.
Ad essersi occupato della direzione artistica è stato Mirco PierFederici, che ha disegnato e curato le illustrazioni dei personaggi, del gioco e dei luoghi in modo esemplare e curato. Immergendoci nell’avventura, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle composizioni musicali, che abbiamo trovato puntuali mentre esploravamo la storia di Percival e Hildred, scoprendo ben più di una trama horror. Una storia ambientata in un solo luogo, e ci teniamo a sottolinearlo, in cui far vivere al giocatore un’esperienza sfaccettata e imprevedibile, che ci ha sorpreso dall’inizio alla fine.
In conclusione, Ravenous Devils è una piccola sorpresa tutta italiana che merita di essere giocata e che arriva all’obiettivo, coinvolgendo ed emozionando, lasciando sbigottiti e senza parole per la cura narrativa e il suo gameplay, Questo riesce a ben pochi videogiochi, a non tutti gli indie ma a molte opere blasonate e imponenti. Ci domandiamo cosa sarebbe in grado di fare Bad Vices Games con un budget superiore, perché il talento non manca e le idee sono tante, tantissime, e da sfruttare con ancora maggiore impegno se sono tutte come quelle di Ravenous Devils.
E voi cosa ne pensate di questo? Siete d'accordo con le nostre riflessioni?
Se volete commentare a caldo la recensione insieme alla redazione e agli altri lettori, unitevi al nostro nuovissimo gruppo Telegram ScreenWorld Assemble! dove troverete una community di persone con interessi proprio come i vostri e con cui scambiare riflessioni su tutti i contenuti originali di ScreenWorld ma anche sulle ultime novità riguardanti cinema, serie, libri, fumetti, giochi e molto altro!
Conclusioni
Ravenous Devils è un videogioco intelligente e coinvolgente che prende ispirazione da Tim Burton e dalla letteratura. Un'opera intelligente, matura e cruda, un videogioco adatto a chiunque stia cercando un'esperienza fuori dal comune.
-
Voto ScreenWorld