Avete mai sognato di mettervi nei panni di qualche genio del passato? E se questo genio, ipotizziamo, fosse Sigmund Freud, il padre della psicanalisi? Ma cos’è la psicanalisi, per chi non ne avesse mai sentito parlare? Non è altro che lo studio dell’inconscio e della psiche umana, nel quale si indaga sul passato di un individuo attraverso dei metodi specifichi estremamente complessi (per noi, sia chiaro), cercando delle spiegazioni per i suoi disturbi mentali.
In questo punta e clicca che si chiama Freud’s Bones-the game, insomma, ci approcceremo direttamente a questi metodi perché impersoneremo i panni di Sigmund Freud, vivendo la sua routine e dando sfoggio delle nostre abilità oratorie con i pazienti. Nella recensione di Freud’s Bones, videogioco sviluppato da Axel Fox (Fortuna Imperatore, per gli amici), scopriremo come potremo affrontare i patemi dell’animo umano, andando a fondo nella teoria più affascinante e al contempo complessa mai creata.
Freud’s Bones
Genere: Avventura narrativa/Punta e clicca
Piattaforma: PC
Uscita: 25 maggio 2022
Studio: Axel Fox (Fortuna Imperatore)
Una trama sui patemi dell’animo umano
Il periodo storico scelto per l’occasione è antecedente alla Seconda Guerra Mondiale, ben prima che il Nazionalsocialismo prendesse il sopravvento. Siamo a Vienna, una città europea del sapere, un centro nevralgico del lusso sfrenato, dominato dalla paura e dall’ignoto. Sigmund Freud, ormai celebre per le sue teorie e i successi universitari e accademici grazie alle sue scoperte, vive all’interno di un vecchio studio tra vecchi quadri impressionisti, statuette egiziane e comodi divanetti dove passa la maggior parte del tempo a riflettere, a fumare i suoi sigari e a ingerire cocaina per alleviare le sue ansie, dovute a scelte non propriamente etiche per l’epoca in cui ci troviamo.
L’interpretazione narrativa della storia è stata intensa e particolareggiata sin dall’inizio, raccontata in modo fruibile e leggero, con spiegazioni molto esaustive sul passato del nostro illustre protagonista. Non scendendo nei dettagli per non rovinarvi la godibilità complessiva della trama, Freud’s Bones è un videogioco con una scrittura narrativa originale e verosimile, con alcuni colpi di genio che abbiamo trovato gradevoli. Ma a essere davvero funzionale e calzante è quella riposta nella scrittura del dottor Freud, dei suoi patemi e delle sue ansie: è un uomo di successo, uno dei più illustri, uno di quelli che offre al mondo il suo sapere, ricevendo in cambio premi, riconoscimenti e fama.
Uno è convinto che questo basti, a volte, ma non è così: la lezione che Fortuna Imperatore ci ha impartito è che smarrirsi capita, e l’unico modo per ritrovarsi alle volte è accettare le proprie debolezze. E già questo è più difficile, ma è qui che si concentra la storia. Impersonando Freud, saremo noi ad aiutare i nostri pazienti a fare pace con loro stessi, con i loro disturbi, e le loro ansie, mentre vivremo un’esperienza sfaccettata e ricca di spunti.
Un gameplay solido e divertente tra enigmi e investigazione
Freud’s Bones è un punta e clicca con una visuale concentrata sul protagonista, che muoviamo attraverso delle aree di gioco non molto ampie ma ben implementate. Possiamo esaminare gli oggetti cliccandoci sopra, scoprendo così il loro passato, per immergerci negli spaccati giornalieri di Freud e dei suoi pazienti. Sono presenti enigmi di vario genere molto semplici ma appaganti, come quelli dedicati alla mitologia egiziana, nel quale abbiamo risolto dei casi associando dei geroglifici per proseguire nell’esperienza di gioco e approcciarci ai casi giornalieri e alle sedute con i pazienti, il reale fiore all’occhiello della produzione di Fortuna Imperatore.
Appaganti, divertenti e scritti in maniera adeguata al contesto, i casi che affrontiamo raccontano tematiche interessanti e tabù del periodo storico che i cittadini di Vienna – ma non solo – affrontano alle volte tradendo loro stessi e i loro sentimenti. Come incastrare, però, la psicanalisi nel game design di un videogioco? Freud’s Bones risponde facendolo attraverso la semplicità, con risoluzioni testuali, intuizioni e uno studio certosino e peculiare della psicanalisi, del simbolismo e dei temi trattati da Freud.
Saremo armati di un taccuino, di una valigetta, di un’enciclopedia e, soprattutto, del nostro raziocinio per risolvere i casi all’interno del gioco. In Freud’s Bones il gameplay ruoterà attorno alla loro risoluzione, e per risolvere un caso non dovremo fare altro che ascoltare il paziente, cercare indizi per esempio da una poesia, formulando poi un giudizio e cercando il modo d’approccio corretto per dedicarci al caso, formulando infine il nostro verdetto medico, nel quale potremo prescrivere delle medicine in base alle problematiche di chi ci troveremo di fronte. I clienti ci pagheranno degli scellini, che noi successivamente potremo investire per l’acquisto di cocaina, sigari e libri. Seppure sia una meccanica interessante, questa è anche la meno riuscita della produzione, perché non offre diramazioni che vanno oltre il consumo di un sigaro o delle cocaina per calmare i nervi del nostro protagonisti. Aiutandoci con il materiale testuale dei propri libri e dell’enciclopedia, siamo riusciti a gestire nel modo giusto tutti i casi che abbiamo affrontato.
Inoltre, all’interno del videogioco è presente una spiegazione sull’Io, il Super-io e l’Es che, in parole povere, sono dei processi che accennavamo prima utili per la risoluzione e la comprensione dei casi più intricati. Risolverli è divertente e appagante, tanto che abbiamo cercato di rivivere l’esperienza una seconda volta per scoprire delle strade alternative. Le sue istanze, infatti, risultano vitali e fondamentali per un approccio didascalico, proponendosi nel modo giusto per chiunque sia interessato allo studio della psicologia. Non per niente, è il primo videogioco dedicato alla psicanalisi, quindi la sua unicità è questa. Unicità che, a nostro avviso, arriva allo scopo, proponendo un’avventura culturale dal fascino e dallo stile imperdibile.
Uno stile grafico sopraffino
La direzione artistica di Freud’s Bones è semplice ma efficace, con un aspetto grafico stimolante e d’impatto, e con preziosità piacevoli e interessanti come i quadri e i busti presenti nell’ufficio del dottore. Ci siamo poi dedicati a bere del caffè, a mangiare della torta e a leggere il giornale, vivendo la quotidianità di Freud mentre esploravamo più da vicino i cambiamenti culturali e sociali nell’Europa degli anni ’20. Un altro punto a favore sono le cutscenes davvero molto ispirate al suo interno, che approfondiscono nello specifico l’intera trama di giochi e patemi del dottore.
Sul lato tecnico non abbiamo nulla da eccepire, tant’è che il videogioco su PC si comporta in modo adeguato e offre dei tempi di caricamento rapidi, e non è una cosa scontata. In questi anni Fortuna Imperatore ha lavorato da sola a un videogioco dallo scopo complesso e articolato, a un videogioco con idee e con uno scopo deciso. Un videogioco unico nel suo genere, il primo sulla psicanalisi, un videogioco che riesce e convince, confezionando un’avventura di cinque ore dalle grandi capacità comunicative.
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La recensione in breve
Freud's Bones è una produzione chiara, ispirata e ben strutturata, con un gameplay godibile e con una storia dal ritmo giusto. Una produzione culturale dalle grandissime ambizioni e un videogioco che arriva all'obiettivo in modo semplice.
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Voto ScreenWorld