Se dovessimo analizzare l’anno videoludico appena concluso, saremmo di fronte probabilmente a una delle annate più strane degli ultimi 10 anni. In poco più di 12 mesi, abbiamo visto come un’industria in costante evoluzione è riuscita a subire una battuta d’arresto per colpa dell’avidità umana. Tra sviluppatori licenziati, case di produzione che vengono chiuse e giochi che a fatica toccano le 2 settimane di vita, lo scorso anno non è stato decisamente clemente con la nostra tanto amata passione per i videogiochi.
Ma, in mezzo alle solite tragedie, c’è sempre un raggio di sole in grado di cambiare qualcosa. Marvel Rivals probabilmente è stato quel barlume di speranza, arrivato quasi dal nulla, e in grado di catturare l’attenzione dell’intero popolo videoludico per ormai più di un mese.
Per quanto può sembrare esagerata come cosa, vedere prevalere un gioco appartenente a un “ramo” ormai esecrato dai giocatori moderni, soprattutto in un anno come il 2024 (dove i Game as a Service sono visti come il demonio) è sicuramente un successo non da poco. Ma dietro questo trionfo, cosa si nasconde davvero? Perché un gioco come Marvel Rivals è riuscito a conquistare le masse con cosi tanta facilità? La risposta non è del tutto facile, ma cerchiamo di capirlo insieme nelle seguenti righe!
Marvel Rivals e la sua finestra d’uscita

Se esiste una cosa che spesso determina il successo (o il fallimento) di un prodotto videoludico, quella cosa è decisamente da rilegare alla finestra di lancio del prodotto stesso. Pensateci! Quante volte un gioco con tantissime potenzialità non è stato letteralmente ammazzato dal pessimo tempismo d’uscita? Basta pensare a opere come Horizon: Zero Dawn o il tanto rimpianto Titanfall 2, per capire quanto risulta essenziale scegliere con criterio quando far uscire un gioco. Certo, spesso non basta soltanto questo, ma è alquanto innegabile che il tempismo è una determinante molto solida in quest’industria.
Proprio per questo, NetEase andrebbe applaudita per come ha gestito il lancio di Marvel Rivals. Non solo la compagnia cinese ha avuto una delle campagne marketing più solide dello scorso anno, ma hanno anche deciso di lanciare il gioco a Dicembre, ovvero un mese conosciuto per non essere ricco di uscite videoludiche. Per di più, considerando anche il periodo delle festività natalizie, dove molti di noi accumulano tempo libero da dedicare alle proprie passioni, la strategia di lancio di Marvel Rivals è stata sicuramente più che ben pensata!
L’effetto novità e la curiosità dei giocatori per Marvel Rivals

Sempre da collegare a quanto detto sopra riguardo al tempismo e al mese d’uscita, un altro dei fattori che hanno sicuramente definito il successo dell’opera NetEase è da associare al solito “effetto novità”. Anche se nel caso di Marvel Rivals, che si presenta come un Hero Shooter praticamente identico a tanti altri, non possiamo sicuramente parlare di novità assoluta, siamo comunque di fronte a un prodotto che ha saputo stuzzicare a dovere l’interesse dei videogiocatori durante lo scorso dicembre.
Sicuramente anche il leggero “chiacchiericcio” che l’argomento ha succitato, ha determinato una massa immensa di giocatori a provare il prodotto. Semplice effetto psicologico? Magia nera? Chi lo sa! Ma una cosa che rimane certa è che Marvel Rivals ha saputo sfruttare al meglio le armi in suo possesso.
La potenza del marchio Marvel

Risulterebbe alquanto sciocco non ammettere che, potenzialmente uno dei fattori portanti del successo di Rivals giace dietro la licenza che utilizza, ovvero il marchio Marvel. Nel 2025, stiamo vivendo in un mondo dove persino negli angoli più remoti del pianeta, ognuno sappia cosa rappresenta la Marvel. Quindi, unire il mondo videoludico a un marchio estremamente potente come quello sopracitato, è stato non solo una mossa furba ma addirittura essenziale per il successo.
Pensateci: se dietro questo Hero Shooter ci fossero stati dei personaggi generici, Rivals avrebbe avuto lo stesso impatto? Ovviamente la risposta non possiamo saperla di per certo, ma qualcosa ci dice che il risultato finale sarebbe stato ben diverso da quello attuale.
Un modello Free to Play user friendly?

In questi ultimi anni, soprattutto da quando un certo gioco Epic Games ha trovato il proprio successo, il mondo videoludico è stato bombardato da sistemi estremamente caotici di monetizzazione. Valuta virtuale, Battle Pass e via dicendo, sono diventati fattori alquanto odiati dai videogiocatori medi. Ancora di più quando questi sistemi (a tratti predatori) prendono il sopravento del mercato e si inseriscono in maniera aggressiva anche nella struttura videoludica stessa del prodotto. Insomma, il passo tra Free to Play e Pay to Win risulta ormai estremamente corto.
NetEase però sembra aver fatto bene i propri compiti, proponendo al pubblico un sistema di monetizzazione molto più docile rispetto ad altri prodotti simili. Che sia chiaro: non stiamo parlando di microtransazioni economiche od oggettistica in-game chissà quanto conveniente (si parla pur sempre di 20 euro a skin). Ma siamo comunque di fronte a un sistema molto simile a quello di Fortnite ovvero: paghi solo se vuoi e quando vuoi.
A questa dinamica si aggiunge il fatto che nessun oggetto risulta determinante per il gameplay (quindi niente roba pay to win), molta della valuta può essere guadagnata (molto lentamente) semplicemente giocando, e il modello del Battle Pass non scompare da stagione a stagione, dandovi la possibilità di finire il tutto come e quando preferite. Aggiungiamo poi anche che tutti i singoli eroi, sia presenti che futuri, sono totalmente gratis da usare. Insomma, con una strategia simile, ci viene anche facile capire del perché Marvel Rivals risulti rispettato dai videogiocatori.
Il declino doloroso di Overwatch 2

Inutile nasconderlo, ma probabilmente il fattore principale che ha determinato il successo di Marvel Rivals è dovuto al doloroso fallimento di Overwatch 2. Sin dalla sua uscita, il prodotto Activision Blizzard non è stato visto di buon occhio dalla comunità di videogiocatori. Prendete tutti i punti positivi che vi abbiamo elencato con Rivals, ma attribuiteli al contrario a Overwatch 2 e capirete del perché il sequel ha fallito in questa maniera. I giocatori appassionati al gioco erano rimasti con Overwatch 2 in questi anni, solo perché non hanno mai avuto un’alternativa valida su cui puntare.
Per questo motivo, Marvel Rivals si è inserito in maniera estremamente furba sul mercato. Non solo ha imparato da sbagli grossolani della concorrenza, ma ha anche deciso di fare tutto il contrario in tal modo da diventare lui stesso “il capo supremo del genere”. Vedendo i numeri di SteamDB, diciamo che NetEase ha praticamente fatto centro. Risulta ancora troppo presto per azzardare e chiamare Marvel Rivals il “vero” sequel di Overwatch, ma guardando i risultati, abbiamo come la sensazione che la vittoria sta dalla parte del colosso cinese.
Voi invece, cosa ne pensate? Il successo di Marvel Rivals è del tutto meritato, o è stato un semplice colpo di fortuna? In più, pensate che questa fama rimarrà col prodotto nel tempo, o tra qualche mese molti si dimenticheranno di Rivals?