Il 14 giugno, come segnalato su Indy100, mentre negli Stati Uniti andavano in scena oltre 2.100 manifestazioni sotto il nome No Kings per protestare contro l’atteggiamento considerato autoritario di Donald Trump, ecco che è arrivato anche Elon Musk che ha deciso di inserirsi nel dibattito pubblico con una mossa singolare quanto simbolica. Sul suo profilo X, il fondatore di Tesla e SpaceX ha pubblicato una schermata tratta dal videogioco BioShock, celebre per la sua critica ai sistemi di potere, con la frase: “No Gods or Kings. Only Man” ovvero “Niente dei o Re. Solo uomini” accompagnata dal commento: “Nessun altro ha pensato a questo, ieri?”.

La citazione scelta da Musk non è affatto neutra. In BioShock, “Niente dei o Re. Solo uominiè il motto di Andrew Ryan, fondatore della città sottomarina di Rapture, una presunta utopia priva di autorità divine o monarchiche, che però si trasforma rapidamente in una distopia per via dell’abuso di potere e del divario crescente tra ricchi e poveri, fino a sfociare in una guerra civile. Con questo riferimento, Musk sembra suggerire che il culto della personalità attorno a Trump e l’uso della forza per sedare le proteste stiano trascinando il Paese verso un modello simile, dove l’equilibrio democratico è a rischio.

Il contesto non è casuale. Le proteste No Kings si sono svolte nello stesso giorno della grande parata militare tenutasi a Washington DC in occasione del 250° anniversario dell’Esercito americano, ma anche del 79° compleanno di Trump, suscitando forti critiche da parte dell’opinione pubblica e di associazioni per i diritti civili come l’ACLU. Più di cinque milioni di persone hanno partecipato alle proteste, accusando il presidente di usare simboli militari e nazionalisti per alimentare il proprio ego e consolidare un’immagine da sovrano, più che da leader democraticamente eletto.

Il post assume ancora più rilevanza alla luce del rapporto complicato tra Musk e Trump. Dopo un periodo di stretta collaborazione, i due hanno vissuto un evidente allontanamento, culminato con la revoca di un incarico governativo a Musk da parte del presidente stesso. Negli ultimi giorni si era parlato di un possibile riavvicinamento tra i due, ma l’uscita del magnate sembra allontanare di nuovo ogni ipotesi di tregua.

Sebbene Musk non abbia specificato se il suo bersaglio fosse direttamente Trump o più in generale le manifestazioni e il loro significato, il tempismo e il riferimento scelto parlano da soli. In un momento in cui la tensione politica negli Stati Uniti è alta, e dove le proteste mettono in discussione l’equilibrio democratico, la citazione videoludica assume un significato ben più serio di quanto potrebbe sembrare a prima vista.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it