Il 2025 sarà un anno cruciale per Diablo IV. Anche se l’attesissima seconda espansione slitta ufficialmente al 2026, Blizzard promette un flusso continuo di novità, eventi e miglioramenti per tenere viva la fiamma degli Inferi. La roadmap pubblicata ha però diviso la community: tra nuove stagioni, poteri stagionali, aggiornamenti all’endgame e misteriose collaborazioni IP, c’è tanto in serbo, ma non tutti sono convinti che basti. Gli sviluppatori, tuttavia, ribadiscono: “il meglio deve ancora venire“.
Il 2025 è stato ribattezzato l’Anno dell’Odio, e porterà con sé le Stagioni 8, 9 e 10. Ognuna introdurrà poteri stagionali unici, modifiche strutturali all’endgame e nuovi contenuti cosmetici come i pet raccoglitori d’oro e materiali. La Season 8, in uscita il 29 aprile (dopo un piccolo ritardo), sarà più difficile e lenta rispetto alla precedente, con XP ridotti ai livelli più bassi e un aumento della difficoltà Torment.
Nel corso della stessa stagione, verrà lanciato il primo dei due crossover IP previsti, anche se Blizzard mantiene ancora il mistero su quali universi saranno coinvolti. I precedenti crossover, come quello con World of Warcraft, suggeriscono che i nuovi eventi potrebbero riservare sorprese anche fuori dal genere fantasy. Durante la Season 9 (luglio–settembre), Sins of the Horadrim porterà attività nuove nei dungeon Incubo, supporto per tastiera e mouse su console e l’introduzione di poteri stagionali specifici. La Season 10 (Infernal Chaos) continuerà a espandere l’attività rogue-like Infernal Hordes, introducendo i Chaos Powers: nuove meccaniche per ravvivare le build e la rigiocabilità.

Nonostante l’abbondanza di aggiornamenti, molti fan storici sono delusi dalla direzione generale del gioco. Le critiche principali? Il ciclo stagionale è visto come ripetitivo e poco profondo: “Cambiano solo i colori degli Helltide” lamentano alcuni utenti su Reddit. Anche figure di spicco, come Mike Ybarra (ex presidente di Blizzard), hanno espresso dubbi, suggerendo che Blizzard debba rallentare il ritmo, focalizzarsi sull’endgame e ridurre gli investimenti narrativi a favore di nuove classi, mob e sistemi duraturi.
Il game director Brent Gibson ha difeso l’approccio live service, spiegando che il team cerca di rispondere a esigenze diverse tra casual e hardcore gamer, e che ogni stagione mira a soddisfare segmenti differenti. Per esempio, la Season 8 si concentrerà sui miglioramenti ai boss lair, mentre la 9 darà attenzione ai dungeon e, più avanti, all’Infernal Hordes. Nel frattempo, il team ha confermato che nel 2026, insieme alla nuova espansione, arriveranno anche classifiche, un nuovo sistema di ranking e, probabilmente, una nuova classe (anche se i dettagli restano segreti). La casella della roadmap dedicata a questa espansione è, non a caso, avvolta dalle fiamme: segno che qualcosa di grosso bolle negli Inferi.
In conclusione, Diablo IV nel 2025 sarà un terreno di transizione. Niente espansioni, ma tanti contenuti per tenere il gioco vivo e gettare le basi per un 2026 che promette di rivoluzionare l’esperienza. La battaglia contro Mephisto può attendere… ma nel frattempo, il mondo di Santuario ha ancora molto da offrire.