Il Call of Duty che uscirà nel 2024 sarà un sequel di Black Ops Cold War, secondo quanto riportano le ultime indiscrezioni giunte da Windows Central. La fortunata saga di Black Ops avrà un sesto capitolo e sembra possa essere ambientato negli anni ’90 e incentrato sugli eventi della guerra del Golfo.

Fonti vicine alla software house di Activision ritengono che il nuovo gioco di Call of Duty, il cui progetto è attualmente denominato Cerberus, strizzerà l’occhio ai primi titoli Black Ops rispolverando armi, gadget e meccaniche più tradizionali rispetto ai Call of Duty usciti di recente. Il team di Treyarch potrebbe ambientare questo nuovo episodio circa 10 anni dopo Black Ops Cold War, passando dalla Guerra fredda di inizio anni ’80 alla prima Guerra del Golfo del ’90, contestualmente all’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq di Saddam Hussein. Probabilmente il titolo sarà Call of Duty: Black Ops Gulf War e al suo interno troveremo alcune tra le mappe più iconiche della serie Black Ops come Grind o WMD oltre ad una modalità zombie certamente non estranea ai precedenti prodotti Treyarch.

La novità del nuovo Call of Duty consisterà nel tentativo di Activision di offrire una narrazione della Guerra del Golfo sfumata e più matura rispetto al passato, con uno sguardo multiprospettico sul conflitto e una particolare attenzione al ruolo ricoperto dalla CIA. Tutto ciò non è stato ancora confermato ufficialmente né da Activision, né da Treyarch, ma sembra che la data di uscita del prossimo Call of Duty sia a fine autunno 2024 e che Activision offrirà un grande pre-order bonus che includerà l’accesso anticipato al gioco.

Pare che l’intenzione di Activision con il prossimo Call of Duty sia quella di fare un passo indietro e prestare più attenzione alla propria community, che ha subito liquidato Modern Warfare III a causa di una campagna sottotono e un reparto multiplayer gravemente insufficiente, divenendo rapidamente il Call of Duty con le recensioni più negative di sempre. Sono acque burrascose quelle in cui naviga Microsoft, che di recente ha acquisito Activision-Blizzard e che, perciò, è tenuta ad impedire che il titolo di punta della suddetta software house perda di prestigio all’interno del mercato videoludico. Il 2024, dunque, si appresta ad essere un anno decisivo, in cui il prossimo Call of Duty dovrà riscuotere un relativo successo ed appagare la sua longeva community.

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Sono nato nella provincia di Milano nel 2003 e, contrariamente a quel che narra la leggenda, non ho sostituito subito il biberon con un controller. La mia storia d'amore con i videogiochi è nata nel 2008 a Brentonico quando presi in mano per la prima volta il telecomando wii e feci 5 strike consecutivi al bowling. Seguirono mesi di capricci, suppliche e preghiere sublimate in una nuova wii per il compleanno insieme a Mario Kart. Ottenni la patente all'età di 7 anni nella Miniera d'oro di Wario e decisi di proseguire nel mondo dell'intrattenimento videoludico, passando da wii a ps4, ps5 e pc. Gli anni del liceo li ho passati nel pentimento della mia scelta scolastica con i videogiochi come principale catarsi e, dunque, confermando la mia passione per il medium di quella che io ritengo fieramente sia l'ottava arte. Il mio piano segreto è quello di trasformare le mie lettere in un diffuso interesse per il mondo dietro lo schermo ed oltre la realtà, sic parvis magna. P.S. Se volete la mia chiave di lettura, ecco 5 giochi che mi hanno formato: Budokai Tenkaichi 3, Far Cry, Uncharted 4, God of War e Outer Wilds