Il produttore esecutivo Ben Stiller ha recentemente lasciato intendere che un videogioco basato sulla serie è più che un’idea, ma una possibilità concreta. Insieme ad Adam Scott, protagonista dello show, Stiller ha condiviso con entusiasmo il desiderio di esplorare nuovi formati narrativi, compresi due spin-off in fase embrionale. Anche se non è ancora in fase di sviluppo, il videogioco ha acceso l’immaginazione dei fan, e le sue potenzialità sono più affascinanti che mai.

In una recente intervista concessa a Variety, Ben Stiller, regista di oltre metà degli episodi della serie, ha condiviso la sua visione per il futuro del franchise, affermando chiaramente: “Sarebbe fantastico avere un videogioco di Severance. Ci sono anche due idee specifiche, che non vi dirò, di cui abbiamo parlato internamente come potenziali spin-off”. L’idea ha trovato immediato supporto da parte di Adam Scott, interprete del protagonista Mark Scout, che ha commentato: “Credo che si presti davvero bene”.

Una scena di Scissione
Una scena di Scissione – ©Apple TV+

Dal punto di vista ludico, un gioco ispirato alla serie potrebbe prendere direzioni molto interessanti. Alcuni immaginano un’esperienza simile a The Stanley Parable, un gioco narrativo in prima persona che si distingue per atmosfera surreale e riflessioni sulla libertà e il controllo, temi perfettamente in linea con l’identità di Severance. Altri suggeriscono un simulatore gestionale, in cui il giocatore controlla la struttura di Lumon dall’alto, oppure un roguelike narrativo in cui si impersona un lavoratore “severato” che ogni giorno affronta un labirinto da scoprire, in uno stile che richiama titoli come Blue Prince.

Il videogioco non risulta attualmente in sviluppo, ma il solo fatto che Stiller e Scott ne abbiano parlato in maniera così convinta suggerisce che le probabilità di vederlo realizzato siano tutt’altro che remote. Le dinamiche duali dei personaggi, con identità separate dentro e fuori dall’ambiente lavorativo, offrono uno spunto perfetto per costruire meccaniche di gioco innovative e coinvolgenti. Infine, Stiller ha accennato anche a una possibile espansione del marchio Severance con merchandising esclusivo, come tastiere ispirate a quelle dell’ufficio Lumon: “Devono essere artigianali e specifiche per la serie”.

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Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it