Formula Legends è la dimostrazione che non servono grandi budget o team enormi, quando hai una passione forte bastano anche mezzi modesti per realizzare un prodotto di qualità. Provando per qualche ora il titolo sviluppato da 3DClouds salta subito all’occhio proprio questo amore per il mondo della Formula 1 che ha dato vita a un prodotto che, al netto di alcune criticità, si può vedere come una vera e propria dedica a questo mondo.
La storia di uno sport

Formula Legends crea una vera e propria linea cronologica della Formula 1 e lo fa mettendoci comodi sull’abitacolo delle monoposto di ogni epoca, dagli anni 60 ai nostri giorni. Nonostante una mancanza di licenze per piste, piloti o vetture, il racing di 3DClouds sa ricreare un’ambientazione fedele al reale sfruttando le diverse epoche che mette a disposizione nella sua modalità storia e che sono rigiocabili anche nelle altre modalità.
Quello di Formula Legends è un amore che vediamo riflettersi nella cura maniacale dei tracciati che, anno dopo anno, si evolvono inserendo barriere più moderne o allargando le vie di fuga, ma anche modificando l’ambiente circostante per essere fedeli alla controparte reale del tracciato. Ogni appassionato di Formula 1 apprezzerà sicuramente la possibilità di potersi districare tra le curve di Montecarlo piuttosto che del Nürburgring negli anni 60 e vederlo riproposto nella sua versione degli anni venti del duemila.
Questo stesso amore risalta nelle vetture che, anche in questo caso senza licenze, ci permettono di alternare una Ferrari, pardon, una Ferenzo rossa fiammante nella sua versione poco maneggevole e limitata nella velocità massima degli anni 60, fino a raggiungere la monoposto scattante e dotata di DRS ed ERS che ci ha regalato gioie e dolori negli ultimi anni. La cura per le vetture si rispecchia anche in un sistema di guida che ci pone davanti alcuni minigiochi nei pit stop e nelle partenze, che rendono più interessante il sistema di guida e ci permette di immergerci maggiormente nel peso di ogni sosta o nella tensione di ogni semaforo che si spegne.
Amore, ma con ironia

La passione di cui abbiamo discusso nelle righe precedenti si riflette anche nei piloti di Formula Legends. In questo caso, però, la componente intrigante è dettata prevalentemente dai nomi di quest’ultimi che vengono storpiati in modo divertente ma, allo stesso tempo, riportano velocemente alla mente la controparte reale. Guidare la Ferenzo di Fernandino Alphonso o quella di Mike Shoemaker, infatti, non può che strapparci una risata, oltre a riportarci alla mente ricordi legati a questi piloti.
Il tutto si sposa in un connubio di ironia e, come detto, amore per l’automobilismo che aderiscono perfettamente l’uno all’altro e ci spingono a completare le varie sfide che, a loro volta, ci permetteranno di ottenere più piloti, vetture e circuiti solo per scoprire quali nomi si saranno inventati gli sviluppatori e proseguire con leggerezza questo viaggio nella storia della Formula 1.
Ed è così che, nonostante alcune problematiche nel bilanciamento della difficoltà che risulta molto punitiva anche al livello più basso e qualche difettuccio sul lato tecnico, Formula Legends si dimostra comunque una serenata a uno sport che vanta milioni di appassionati in tutto il mondo. È proprio a loro che il titolo di 3DClouds si rivolge per celebrare un amore condiviso.