Alessandro Siani ha espresso il suo punto di vista sulla presenza del leader ucraino Volodymyr Zelensky a Sanremo 2023. L’attore sarà ospite al Teatro Ariston giovedì e ha così svelato anche quello che ha in mente di fare sul palcoscenico.

L’artista ha parlato a margine della presentazione del suo nuovo film Tramite Amicizia e sul videomessaggio di Zelensky ha voluto specificare: “Le polemiche a Sanremo sono un colpo di tosse che diventa una broncopolmonite. Storicamente ci sono sempre state, a volte si creano, a volte hanno un senso. Al di là della sua apparizione sta passando del tempo e c’è ancora una guerra che sembra non finire mai. Si dovrebbe fare una riflessione su questo”.

Ma cosa racconterà l’attore sul palcoscenico? Queste le sue parole: “Parlerò in chiave comica, ma farò anche una riflessione sull’amicizia e la solitudine. Viviamo in un periodo in cui è più facile non sentire cose belle, ma il problema rimane quello che fai e avere la coscienza pulita. Lo dico perché voglio affrontare quel palco dando il peso giusto alle parole”.

Nel 2015 però Alessandro Siani fu protagonista di una polemica proprio a Sanremo per una battuta su un bambino sovrappeso: “Checco Zalone fu criticato per una battuta sulla Calabria, Pio e Amedeo per Emigratis, Fiorello per una battuta su una ragazza magra. Il fatto è che i comici devono parlare di meno, ma sui social invece si può dire qualsiasi cosa”.

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Nato a Roma nel 1986, Matteo Fantozzi è direttore editoriale di alcune testate giornalistiche che si occupano di sport, spettacolo e cinema tra cui JuveLive.it e CheMusica.it. Per anni redattore de IlSussidiario.net è autore di decine di saggi cinematografici come "Gabriele Muccino, il poeta dell'incomunicabilità" e "La bibbia di Scream". Autore di numerosi cortometraggi, tra cui "Perverso Stato Mentale", sta lavorando anche a diversi documentari. In passato ha collaborato come responsabile del backstage di corsi cinematografici tenuti da Sergio Rubini e Michele Placido.