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    Home » Televisione » Ultime news TV » Valerio Lundini: testo e video di La guerra è brutta, canzone del Concertone del Primo Maggio

    Valerio Lundini: testo e video di La guerra è brutta, canzone del Concertone del Primo Maggio

    La guerra è brutta: ecco il testo e il video della canzone di Valerio Lundini al Concertone del Primo Maggio 2022.
    Redazione ScreenWorld.itDi Redazione ScreenWorld.it2 Maggio 20223 min lettura
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    Valerio Lundini al Concertone del Primo Maggio 2022
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    Ieri, tra gli artisti saliti sul palco del Concertone del Primo Maggio, ha fatto scalpore l’esibizione di Valerio Lundini. Il conduttore del programma cult di Rai 2 Una pezza di Lundini, mentre cantava il brano La guerra è brutta, accompagnato da I VazzaNikki, è stato interrotto da una telefonata di un finto Vladimir Putin che, convinto dal testo del brano, ha annunciato la fine della guerra. Un testo ironico e, forse, anche critico verso la retorica del pacifismo fatto attraverso la musica, che potete leggere di seguito. Qui invece potete vedere il video completo della performance.

    È brutta la guerra, la guerra civile, la guerra mondiale
    C’è la guerra fredda, la guerra santa, la guerra tra i mondi, la guerra lampo.
    Anche mio nonno è stato in guerra però è morto d’altro.
    Muoiono i bambini, muoiono gli anziani, combattono le donne, missili ed aeroplani.
    Ma perché fate ancora la guerra?
    Siete proprio strani
    e non servono le armi o la politica
    perché più di qualsiasi proiettile, è potente la nostra retorica
    E non servono i bunker visto che l’unica forma di ogni salvezza è sempre e soltanto musica

    Perché solo la musica ci può salvare
    Dall’imminente scoppio di in un conflitto mondiale
    Con queste parole e con queste poesie Noi fermeremo le artiglierie
    (e non fate la guerra ma l’amore!)
    Si però consensuale, che sennò poi è alla fine è uguale.
    (E dai, mettete i fiori nei cannoni) che la guerra è bella anche se fa male, non è vero lo dice solo De Gregori
    perché solo la musica ci può salvare
    Dall’imminente scoppio di in un conflitto mondiale Con queste parole e con queste poesie Noi fermeremo le artiglierie
    Perché solo la musica ci può salvare

    Perché solo la musica ci può salvare
    Dall’imminente scoppio di in un conflitto mondiale Con queste parole e con queste poesie abbiamo fermato le artiglierie
    Questa è la musica quanto ci piace, non accaso si chiamano accordi di pace
    Fermiamo la guerra ma con le canzoni
    Con le citazioni da standing ovation
    Coi meme sagaci creati su facebook
    Lo sdrammatizzare di chi come noi
    Alla fine una guerra
    Non l’ha vissuta mai.

    A metà brano è arrivata la telefonata del finto Putin “Suppongo che la canzone che cantavate fosse indirizzata a me. Ho sentito le vostre parole e i vostri concetti molto originali. Grazie a voi ho deciso di smetterla con la guerra”. Putin annette di aver sbagliato e, inoltre, dichiara: “Confesso che stavo per schiacciare l’ennesimo pulsante, ma poi ho sentito le vostre frasi, la vostra canzone e i vostri concetti originalissimi. Ho deciso di smettere con la guerra grazie a voi”.

    Valerio Lundini e I VazzaNikki hanno festeggiato la fine della guerra, “Ce l’abbiamo fatta, è vero quello che stiamo dicendo da stamattina, si può fare qualcosa grazie alle canzoni”. 

    «Più di qualunque proiettile è potente la nostra retorica». Valerio Lundini al #concertone #1M22 canta “La guerra è brutta”. #UkraineWar pic.twitter.com/RlyL5AmNwG

    — Marco Fattorini (@MarcoFattorini) May 1, 2022

     

    Prima di iniziare la sua canzone, Valerio Lundini aveva esordito al Concertone del Primo Maggio dicendo “Purtroppo è un periodo storico così così. E infatti noi abbiamo scritto una canzone sulla guerra, ovviamente contro, ed è nata perché abbiamo scoperto che l’unica arma contro la guerra, l’abbiamo detto più volte oggi, è la musica! Evviva!”. Molti, conoscendo l’ironia del conduttore romano. hanno trovato divertente la sua performance, alcuni, invece, hanno interpretato il suo intervento come una critica alla retorica del concertone.

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