Giunta al suo quarto episodio, la serie House of the Dragon continua a porre allo spettatore dubbi e domande ancora senza risposta: chi è il principe promesso dalla profezia di Aegon il Conquistatore? E se fosse Arya Stark? Nonostante tempo fa avessimo predetto che il principe della profezia fosse, con molta probabilità, il nostro Jon Snow de Il trono di spade, un interessante dettaglio nella quarta puntata della serie HBO ci getta nel dubbio più totale: forse la profezia dei Targaryen è stata tramandata male e la figura mitica che avrebbe sconfitto il lungo inverno non è altri che Arya, principessa della casata Stark.
Nella serie House of the Dragon sembra che la narrazione ponga molta attenzione sulla lama in acciaio di Valyria che possiede Re Viserys I Targaryen (Paddy Considine); in particolar modo, al termine del quarto episodio, il sovrano spiega in dettaglio a sua figlia Rhaenyra (Milly Alcock) la storia dell’arma e cosa dicono le iscrizioni incise sull’acciaio prezioso. A detta di Viserys, quella lama apparteneva a Aegon I il Conquistatore, il primo re a sedere sul trono di spade, e prima di lui a Aenar l’Esiliato; le parole incise sull’arma dicevano, “Dal mio sangue nascerà il principe che fu promesso, e la sua sarà la canzone del ghiaccio e del fuoco.”
Si fa dunque allusione, nuovamente, al sogno che Aegon I il Conquistatore aveva fatto mentre era sovrano dei Sette Regni; nel sogno, aveva predetto l’arrivo di un terribile inverno su Westeros che soltanto un membro di sangue della famiglia Targaryen avrebbe potuto spazzare via, salvando così il mondo dalla sua distruzione. Una profezia che ora sembra addirittura incisa sulla lama che, già sappiamo, nel Il trono di spade avrà una funzione narrativa essenziale. La stessa identica lama che era in mano ad un assassino pagato dai Lannister per uccidere Bran Stark; l’arma poi passarà prima nelle mani di Catelyn Stark, poi in quelle di Ditocorto. Nelle settima stagione de Il trono di spade, Bran Stark si impossessa della lama in acciaio e la dona a sua sorella Arya, che la userà prima per uccidere il viscido e mellifluo Ditocorto, poi per inferire il colpo mortale al Re della Notte nel capitolo finale.
Nel concreto, sembra che la lama leggendaria di Aegon il Conquistatore abbia svolto il suo dovere profetico: porre fine una volta per tutte alla Lunga Notte profetizzata centinaia di anni prima; il problema è che Arya Stark non possiede sangue Targaryen, ma Jon Snow sì. Del resto è stato lui in veste di Re del Nord a raccogliere a sé tutti i Sette Regni per sconfiggere il pericolo degli Estranei, lui a possedere nel suo sangue lignaggio Stark e Targaryen (ghiaccio e fuoco), lui ad uccidere a sangue freddo Daenerys Targaryen prima dell’instaurazione di una nuova, temibile dittatura.
Eppure, nel linguaggio antico di Valyria nel quale è incisa la profezia di Aegon, la parola “principe” è gender-neutral, vale a dire che si può riferire sia ad un uomo che ad una donna; che per secoli interi i regnanti Targaryen abbiano mal interpretato il sogno del Conquistatore? Che sia una principessa semplicemente senza sangue di drago colei che porterà a termine la profezia millenaria grazie all’uso della leggendaria lama d’acciaio? Speriamo che gli episodi successivi possano gettare luce su quest’argomento da anni molto discusso ed ancora senza risposta.