Che Bill Murray non sia particolarmente amabile è risaputo, con diversi aneddoti su colleghi e amici con cui ha litigato o è persino venuto alle mani (tra lui e Harold Ramis non ci furono contatti per due decenni, fino a poco tempo prima della morte di quest’ultimo). L’ennesima testimonianza in merito riguarda Chris Farley e Adam Sandler e arriva per bocca di Rob Schneider, che ha parlato di Murray in una recente intervista radiofonica.
Schneider ha conosciuto Murray negli anni Novanta, quando l’attore, veterano del Saturday Night Live, fu invitato per condurre una puntata. Schneider era nel cast, insieme a colleghi come Chris Rock, David Spade, Chris Farley e Adam Sandler. Gli ultimi due, in particolare, erano oggetto del disprezzo di Murray, che a quanto pare odiava l’intero cast ma soprattutto Farley e Sandler. “Lo vedevi ribollire quando vedeva Chris”, ha detto Schneider, il quale ipotizza che le somiglianze tra Farley e il compianto John Belushi, amico di Murray, dessero fastidio al conduttore (Farley è poi effettivamente morto alla stessa età e per gli stessi motivi, nel 1997). Quanto a Sandler, la teoria è che il suo stile non andasse giù al collega più anziano. “La cosa che mi dà maggiore soddisfazione”, ha aggiunto Schneider, “è che mi odiava meno di tutti, il che mi rallegra perché lui è il mio eroe.”
Il dettaglio di Bill Murray come elemento ostile è particolarmente buffo, considerando quanto era affiatato il cast di quegli anni. Non a caso, come produttore, Sandler si è più volte impegnato per sostenere la carriera di Schneider e Spade, ingaggiando nei suoi progetti anche Chris Rock e Tim Meadows. Particolarmente notevole, in tal senso, il dittico di Un weekend da bamboccioni, dove c’è tutto il gruppo con l’aggiunta di Colin Quinn e Norm Macdonald (e Kevin James, unico “esterno”, nel ruolo che probabilmente sarebbe andato a Chris Farley).