Belve stasera va in onda per la prima volta in prima serata, tra gli ospiti ci sarà Ignazio La Russa. Il Presidente del Senato, dalle anticipazioni rilasciate, ha parlato dell’eventualità di avere un figlio gay, di Silvio Berlusconi e di Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera.

Belve andrà in onda stasera 21 febbraio su Rai 2, ma dalle prime anticipazioni, l’intervista di Ignazio La Russa fa già discutere, anche se le sue esternazioni sono in linea con il suo personaggio politico. Il Presidente del Senato, a proposito dell’eventualità di avere un figlio gay, secondo quanto si è appreso, avrebbe detto: “Accetterei con dispiacere la notizia di un figlio gay. Perché credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Ma se non succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista“. La Russa è notoriamente interista.

Sul film Una Giornata particolare, il rappresentante di Fratelli d’Italia ha affermato che è “Un brutto film” perché “Colloca l’omofobia in una parte sola e in un periodo solo, purtroppo è stato un problema che invece è stato affrontato in ogni parte del mondo, anche dopo la fine della guerra“.

Ignazio La Russa, che tempo fa in televisione ha mostrato il busto di Mussolini, si è detto pentito di averlo fatto. “Mi rimprovero di aver mostrato il busto di Mussolini che era di mio padre, ora lo vuole mia sorella, dice che papà l’ha lasciato a noi, ora ce l’ha mia sorella”. La Russa, inoltre, ha raccontato che il vaffa di Berlusconi nell’aula del Senato durante il voto per il presidente era destinato a Giorgia Meloni. “Era per Giorgia che aveva posto dei paletti sui ministri, Ronzulli in particolare, ma più che per Giorgia era per FdI. È la prima volta che lo dico“.

Infine, Ignazio La Russa ha parlato del suo rapporto poco idilliaco con Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera di Forza Italia: “Non è mio nemico, ma lui non mi è simpatico“.

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In attesa del terzo scudetto del Napoli mi nutro di serie tv e film. Odio il binge watching, ma ringrazio Netflix per Narcos e la sua meravigliosa sigla. Nel cuore mi sono rimaste Battlestar Galactica e Friday Night Lights. Adoro le serie britanniche, anche quelle con i parroci che risolvono omicidi mentre la polizia sta ancora esaminando il cadavere. Devoto al dio dei pilot, perché tutti meritano un'occasione. Il resto, dopo Il Padrino e un concerto del Boss Bruce Springsteen, è noia, come diceva Franco Califano.