Belve, Anna Oxa ha voluto raccontare le sue sensazioni rispetto all’ultimo Festival di Sanremo 2023. Lo ha fatto dunque al microfono di Francesca Fagnani facendo capire, senza giri di parole, che per lei il voto della sala stampa non conta.

Così l’artista ha specificato dopo la domanda sulla classifica bassa e un messaggio forse non capito: “Ma da chi? La gente è fuori dalla quella sala e il voto non esiste. Il vero voto è quanto tu hai trasferito. Se senti la parola voto non è un numero. È qualcos’altro. Io sono contentissima perché non relaziono me, la signora Oxa, a Sanremo ma quanto sia riuscita a portare alle nuove generazioni qualcosa di straordinario che ritengo debba essere divulgato”.

Durante la kermesse della musica italiana la cantante non ha rilasciato interviste visto il contenzioso che la vede coinvolta con la Rai, una diatriba che risale al 2013 in seguito a un problema a Ballando con le stelle. Da quel momento l’artista non è stata più presente sulla tv di Stato fino a oggi: “Possono essere tantissime le risposte a questo e potrebbero esserci risposte che non posso dare perché legate a quel momento lì. Quando un artista o il suo management dice che non rilascerà interviste, cosa si fa? Si dice: va bene. Non puoi condannare perché tu vuoi soddisfare il desiderio di non so cosa”.

Anna Oxa è stata protagonista della prima puntata della nuova stagione di Belve di Francesca Fagnani regalando diversi spunti molto interessanti. Su RaiPlay trovate il video dell’intervista.

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Nato a Roma nel 1986, Matteo Fantozzi è direttore editoriale di alcune testate giornalistiche che si occupano di sport, spettacolo e cinema tra cui JuveLive.it e CheMusica.it. Per anni redattore de IlSussidiario.net è autore di decine di saggi cinematografici come "Gabriele Muccino, il poeta dell'incomunicabilità" e "La bibbia di Scream". Autore di numerosi cortometraggi, tra cui "Perverso Stato Mentale", sta lavorando anche a diversi documentari. In passato ha collaborato come responsabile del backstage di corsi cinematografici tenuti da Sergio Rubini e Michele Placido.