Antonino Cannavacciuolo torna a parlare della sua esperienza a Masterchef Italia come giudice. In molti pensavano, spiega lo chef stellato, che l’esperienza l’avrebbe danneggiato ma alla fine si sono dovuti ricredere. Lo spiega in una lunga intervista al Corriere della Sera dove ha saputo evidenziare alcuni passaggi chiave della sua carriera dietro ai fornelli.

Cannavacciuolo specifica: “Molti pensavano che Masterchef mi avrebbe danneggiato. Il luogo comune era che mi sarei messo solo a fare televisione e avrei smesso di lavorare. Dicevano che avrei smesso di stare in cucina. Io invece non ho mai abbandonato il mio lavoro. Masterchef Italia mi ha dato moltissimo. Anche gli stessi ospiti mi hanno dato molto. Sono proprio fatto in un modo per cui cerco di prendere sempre il massimo da quello che avviene nella mia vita e nulla mi passa accanto per caso“.

Le sue parole si spostano sul lavoro fanno capire che la sua dedizione non è cambiata: “Mai una vacanza in senso stretto, anche quando fuori per divertimento mi porto sempre dietro il mio lavoro. Questo lo dico soprattutto ai più giovani, secondo me la differenza la fa il cercare sempre di migliorarsi e migliorare”.

Dopo aver iniziato a lavorare in televisione nel 2013 in Cucine da incubo su Fox Life lo chef è approdato a Masterchef Italia nel 2015 e da allora non ha più lasciato il programma. Oggi forma il gruppo dei giudici insieme a Bruno Barbieri, unico presente dall’inizio dello show, e Giorgio Locatelli. Al suo fianco però abbiamo visto anche Carlo Cracco, Joe Bastianich e Antonia Klugmann. Ormai due settimane fa è iniziata la nuova stagione, la dodicesima, con Cannavacciuolo ancora protagonista.

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Nato a Roma nel 1986, Matteo Fantozzi è direttore editoriale di alcune testate giornalistiche che si occupano di sport, spettacolo e cinema tra cui JuveLive.it e CheMusica.it. Per anni redattore de IlSussidiario.net è autore di decine di saggi cinematografici come "Gabriele Muccino, il poeta dell'incomunicabilità" e "La bibbia di Scream". Autore di numerosi cortometraggi, tra cui "Perverso Stato Mentale", sta lavorando anche a diversi documentari. In passato ha collaborato come responsabile del backstage di corsi cinematografici tenuti da Sergio Rubini e Michele Placido.