Gboard, la tastiera virtuale di Google installata su milioni di dispositivi Android in tutto il mondo, sta finalmente ricevendo il restyling che molti utenti attendevano da tempo. Dopo mesi di test silenziosi e anticipazioni trapelate da analisi del codice, le prime novità visibili stanno arrivando nella versione beta 16.5.1.838613058-beta-arm64-v8a dell’applicazione. Google sta implementando il linguaggio Material 3 Expressive, ridisegnando completamente l’interfaccia delle impostazioni e modificando i colori delle schede degli emoji.

Il cambiamento più evidente riguarda proprio il selettore degli emoji, uno degli strumenti più utilizzati nella digitazione quotidiana. Le schede che permettono di navigare tra le diverse categorie di emoji hanno ricevuto un aggiornamento cromatico che le rende più moderne e in linea con il design system di Google. Ma c’è di più: tra i test precedenti e questa versione beta, Google ha ulteriormente raffinato l’aspetto della scheda selezionata, che ora appare con angoli più arrotondati rispetto alla versione testata inizialmente. Un dettaglio apparentemente minimo, ma che dimostra l’attenzione alla coerenza visiva che Mountain View sta applicando a tutti i suoi prodotti.

La nuova tastiera android Gboard
La nuova tastiera android Gboard, fonte: Android Authority

L’introduzione del Material 3 Expressive non si limita agli emoji. L’intera sezione delle impostazioni di Gboard è stata ripensata per allinearsi alla nuova direzione estetica di Google. I menu risultano più ariosi, con una gerarchia visiva più chiara e un uso più maturo di colori, spaziature e forme arrotondate. Chi ha familiarità con l’evoluzione del design di Android negli ultimi anni riconoscerà immediatamente il linguaggio: è lo stesso che ha trasformato progressivamente Gmail, Google Maps e molte altre applicazioni dell’ecosistema.

Il rollout attuale presenta infatti una restrizione importante: le novità sono visibili esclusivamente su dispositivi che eseguono Android 16. Chi utilizza Android 15 o versioni precedenti, anche installando la versione beta più recente di Gboard, dovrà attendere ancora prima di poter ammirare il nuovo design. Questa scelta tecnica non è insolita per Google, che spesso lega funzionalità avanzate alle versioni più recenti del sistema operativo per sfruttare API aggiornate o garantire una migliore stabilità.

Vale la pena sottolineare che stiamo parlando di una versione beta, il che significa che non tutti gli utenti iscritti al programma di test vedranno immediatamente le modifiche. Google utilizza spesso rollout graduali anche all’interno dei canali beta, per monitorare eventuali problemi e raccogliere feedback prima di un rilascio più ampio. È una strategia prudente, soprattutto per un’applicazione critica come una tastiera virtuale, dove bug o rallentamenti potrebbero compromettere l’esperienza d’uso quotidiana di milioni di persone.

Condividi.

Nato il 19 Dicembre 1992, ha capito subito che il cinema era la sua strada. Dopo essersi laureato in filosofia all'università di Palermo e aver seguito esami, laboratori e corsi sulla critica, la storia del cinema e la scrittura creativa, si è focalizzato sulle sue più grandi passioni: scrivere e la settima arte. Ha scritto per L'occhio del cineasta ed è stato redattore per Cinesblog fino alla sua chiusura. Ora si occupa di news e articoli per ScreenWorld.it, per CinemaSerieTv.it e CultWeb.it